Giovani e pandemia, da un anno manca il Garante regionale dell’infanzia e adolescenza

L’emergenza pandemica ha intensificato il fenomeno di disagio giovanile portando a una crescita dei casi di suicidio tra minori aggiunti disagi di carattere antisociale, isolamento e depressione di cui sono testimoni genitori e insegnanti.

Alla luce di questi fattori, la Commissione Regionale per le Pari Opportunità chiede che il Consiglio Regionale provveda alla nomina del Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza visto come questo ruolo risulti vacante dal febbraio 2021.

Istituito nel febbraio 2011, il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza si occupa con enti e istituzioni di promuovere iniziative per la diffusione della cultura dell’infanzia e dell’adolescenza aggiunto il riconoscimento dei diritti individuali, sociali e politici dei bambini e dei ragazzi.

Inoltre assume ogni iniziativa per la loro concreta realizzazione e rappresenta i diritti e gli interessi dell’infanzia e dell’adolescenza presso tutte le sedi istituzionali competenti così da favorire la conoscenza di tali diritti e dei relativi mezzi di tutela.

Secondo la Commissione Regionale per le Pari Opportunità, la nomina del Garante rappresenta un elemento fondamentale in un periodo storico in cui occorre mettere in campo programmi diretti al sostegno e alla tutela dei minori.

La Commissione auspica quindi che si nomini al più presto il nuovo Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, assicurando così sul territorio regionale la piena attuazione dei diritti e degli interessi riconosciuti ai bambini e ai ragazzi, in conformità con quanto previsto dalla Convenzione sui diritti del fanciullo.

Emanuele Boi

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