Duemila insegnanti di ginnastica da settembre nelle quinte elementari

Il costo previsto è di 30 milioni di euro per il 2022 che diventeranno quasi 170 quando il provvedimento entrerà a regime. Si tratta dei fondi stanziati nella legge di Bilancio del dicembre scorso destinati a pagare gli stipendi dei 2.200 professori di educazione fisica (diplomati Isef) destinati dal primo settembre a entrare nelle scuole elementari per insegnare educazione fisica. A loro infatti, il compito di insegnare ginnastica ai bambini della quinta elementare. Si tratta di circa 25mila classi nel nostro Paese. Dall’anno prossimo la riforma toccherà anche i loro compagni più piccoli, quelli della quarta elementare Resta però ancora bloccata in Parlamento la legge che istituisce l’insegnante di educazione fisica per le scuole elementari in toto, cioè dalla prima.

Rimane comunque il nodo sulle palestre. Le ore di lezioni previste sono due alla settimana (anzi «almeno due» come si legge nella legge di Bilancio) e in attesa di un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato dei nuovi profili, il ministero è autorizzato ad attingere dalle graduatorie già esistenti. L’introduzione per gradi dell’insegnamento delle scienze motorie è frutto di un compromesso che accontenta i sindacati che vedono ampliarsi la platea dei professori introducendo per gradi un aumento di spesa per la scuola. Rimane però da risolvere un importante quanto imprescindibile problema: quello delle palestre. Dai dati risulta infatti come quasi una scuola elementare italiana su 5 non ha al momento uno spazio adeguato. Un piano di 400 milioni per migliorare le strutture scolastiche è previsto da qui al 2026 nel Pnrr. I bandi sono pure in arrivo ma per veder completate e quindi inaugurare le nuove palestre potrebbero volerci anni.

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