L’indennità di accompagnamento cancellata dal Decreto sulla non autosufficienza

Indennità di accompagnamento addio: la misura di sostegno verrà sostituita e a prevederlo è il decreto sulla non autosufficienza. Al suo posto una prestazione graduata sui reali bisogni dell’assistito con la possibilità di scegliere tra l’aiuto economico e quello assistenziale.

Il disegno di legge delega sulla non autosufficienza approvato dal Consiglio dei ministri del Governo Draghi prevede una rivoluzione completa del sistema di assistenza per anziani e non autosufficienti. E all’interno di questa rivoluzione rientra anche l’indennità di accompagnamento sostituita dalla «Prestazione universale per la non autosufficienza». Si tratta di una misura che nasce con le stesse prerogative ma sostanzialmente è molto diversa in quanto predilige il sostegno economico a quello assistenziale.

La procedura

Intanto l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della legge delega è solo il primo passo (anche se importante) che dovrà poi condurre la norma a diventare esecutiva. Spetterà infatti al nuovo Governo confermare l’impianto della delega e poi sottoporla all’esame del Parlamento. Da qui, se ne deduce, come l’esito del procedimento non possa essere dato per scontato.
In più, si aggiunge una difficoltà di non poco conto: le risorse necessarie per la sua attuazione sono state calcolate in sette miliardi di euro. Parte della cifra viene coperta dal Pnrr mentre altri fondi dovrebbero essere già trovati all’interno della manovra di Bilancio che dovrà essere votata a novembre.

Cosa cambierà
Chi riceve oggi l’indennità di accompagnamento e per chi si appresta a richiedere il sostegno economico, non c’è al momento nessun cambiamento. In futuro è prevista la trasformazione dell’indennità di accompagnamento in una misura sostanzialmente diversa.
I nuovi importi

L’indennità di accompagnamento oggi viene erogata per 12 mensilità l’anno. Il pagamento viene sospeso in caso di ricovero dell’assistito, per un periodo superiore a 29 giorni, in una struttura a totale carico dello Stato.
L‘importo per l’indennità di accompagnamento nel 2022 è di 525,17 euro. Nella legge delega si vuole sostituire l’indennità di accompagnamento con la «Prestazione universale per la non autosufficienza». Verrà garantita, proprio come ora, a tutte le persone che rientrano nei requisiti, a prescindere dal reddito. Rimane una «prestazione universale», ma non sarà uguale per tutti. Gli importi verranno infatti modulati sulla base dell’effettivo bisogno della persona con disabilità. Da verificare se avrà incidenza solo la condizione medica di chi riceve la prestazione o se l’«effettivo bisogno» possa essere poi comprendere anche la situazione economica dell’assistito.

Possibilità di scegliere

Ci sarà la possibilità di scegliere tra il sostegno economico e quello medico/infermieristico/assistenziale e proprio quest’ultimo verrà incentivato. Le ragioni possono consistere nel fatto che offre maggiori garanzie in quanto l’aiuto di Stato viene diretto in modo prevalente proprio alla persona che ne ha bisogno. In questo senso sono previsti aiuti concreti ai caregiver e alle famiglie attraverso misure specifiche che riguardano la conciliazione tra cure e lavoro oltre a necessarie tutele previdenziali

Sostegno alle badanti

Riguardo le badanti sono previsti degli incentivi economici per lo svolgimento della loro attività in modo regolare così da abbattere l’alta percentuale di lavoro nero. Previsto anche un profilo professionale nazionale così da individuare le competenze e prevedere una adeguata formazione.

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