Disabilità e lavoro: quando il progetto funziona

Lo staff di Sbrisolaut
La piena inclusione delle persone con disabilità passa anche per il mondo del lavoro. Nonostante in Italia ci siano delle norme per favorire l’inserimento lavorativo (in particolare la Legge 68/99 dove si introduce il collocamento mirato) risulta però occupato solo il 32,5 per cento di persone con limitazioni gravi contro il 59,8 per cento delle persone senza limitazioni (considerando le persone tra i 15 e i 64 anni, dati aggiornati al 2019).
Esistono tuttavia delle realtà in cui l’inclusione si è rivelata una carta vincente per la creazione di imprese.

Lo staff di Auticon
Abbiamo raccontato PizzAut, il biscottificio Frolla e il winebar Anma; oggi parliamo di SbrisolAut e Auticon. Come si intuisce dai nomi, queste sono imprese in cui i lavoratori, affetti da disturbo dello spettro autistico, vedono valorizzate le proprie potenzialità.
Auticon
Auticon è stata fondata a Berlino nel 2011 da un padre che desiderava un’opportunità lavorativa per il figlio. A oggi è diffusa in tutto il mondo e vengono impiegati oltre 300 dipendenti.
Auticon è fornitore internazionale di servizi tecnologici e analisi di dati e impiega unicamente persone nello spettro autistico ad alto funzionamento, cioè persone con un elevato livello cognitivo e con un’abilità di intelligenza logica superiori alla media.
La loro capacità di ragionare per dettagli, si rivela determinante come spiega Alberto Balestrazzi, amministratore delegato in Italia: «Sono molto più precisi e veloci a fare testing di software o l’analisi dei dati rispetto ai neuro tipici. È fondamentale riconoscere queste loro abilità e impiegarle nei contesti più funzionali. Questo significa però anche prendersi cura delle loro fragilità, cosa non semplice».
SbrisolAut
SbrisolAut è un’impresa che produce la sbrisolona, torta tipica della zona del mantovano e altri dolci. L’iniziativa nasce dall’incontro tra Balestrazzi e le operatrici dello Spazio Autismo Sol.Co. L’impresa a impatto sociale è infatti co-fondata con Laura Delfino, psicologa referente di Spazio Autismo, un centro di eccellenza nelle terapie cognitivo-comportamentali.
Non si voleva solo insegnare una professione ai ragazzi, ma anche consentire un’assunzione per garantire un’autonomia economica.
Grazie alla disponibilità del forno della onlus Libra, l’affiancamento di un job coach (la figura che supporta le persone con autismo nell’acquisizione di competenze da impiegare in ambito lavorativo) e i fornai di Sapori di Libertà (laboratorio artigianale di panificazione della Casa Circondariale di Mantova), i ragazzi hanno imparato il mestiere di fornai e pasticceri. SbrisolAut si propone anche come un modello di riferimento per il mondo imprenditoriale e quindi riproducibile.
Emanuele Boi