Arriva il docente tutor, ecco chi è e cosa farà

A partire dall’anno scolastico 2023/2024, nelle classi italiane sarà presente il docente tutor. Lo ha annunciato il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara in una recente intervista, spiegando quali saranno i requisiti richiesti, la formazione e le mansioni di questa figura introdotta con la nuova riforma della scuola.

Si tratta, in sostanza, di un docente che si occuperà degli studenti con difficoltà, ma non solo: affiancherà anche quelli più bravi che potrebbero annoiarsi e curerà la parte relativa all’orientamento individuando le potenzialità di ciascun allievo in modo da poterlo indirizzare nel percorso di studi successivo.

I requisiti

Per farlo, dovrà conoscere non solo il gruppo classe, ma anche il territorio, individuando le proposte formative e quelle occupazionali offerte da ciascuna regione. Insomma, una sorta di ibrido tra un insegnante e un coach, con l’obiettivo di ridurre al minimo la dispersione scolastica.

Lo stesso ministro Valditara sottolinea come «la scuola deve far emergere le attitudini dei ragazzi, come l’arte socratica della maieutica». Per questo, la figura del docente tutor sarà fondamentale soprattutto alle medie e alle superiori, negli anni in cui i ragazzi fanno le scelte più importanti per il futuro e spesso decidono di interrompere il percorso formativo.

I numeri

«La grande sfida è combattere la dispersione scolastica» sottolinea ancora il ministro, «perché i dati al riguardo sono impressionanti: in Italia il 13,2 per cento dei ragazzi tra 15 e 19 anni non studia e non lavora. Per fare degli esempi, in Romania la percentuale è del 12,1 per cento, in Germania del 5 per cento, in Portogallo del 2,6 per cento e in Svezia del 2,5 per cento».

L’obiettivo del Ministero è quindi portare i dati al ribasso anche in Italia, per allinearsi così con gli altri Paesi europei. «Portare questo dato sotto al dieci per cento entro qualche anno» ha concluso Valditara, «sarebbe un buon punto di partenza».

Roberta Gatto

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