Cyberbullismo, come difendersi?

Il cyberbullismo rappresenta una minaccia sempre più grave per la salute mentale e il benessere dei giovani. Secondo i dati più recenti dell’Unesco, circa il 20 per cento dei bambini e degli adolescenti in tutto il mondo ha subito una qualche forma di cyberbullismo con conseguenze a volte devastanti sulla salute psicofisica. Questo fenomeno è strettamente correlato all’uso sempre più frequente e precoce di Internet: sempre secondo l’Unesco, nel 2017 Oltre il 70 per cento dei ragazzi tra 15 e 25 anni era connesso alla rete.

In seguito alla pandemia da Covid-19, anche a causa dell’impossibilità a incontrarsi di persona, gli scambi virtuali hanno subito una brusca impennata e di conseguenza sono aumentati anche gli episodi di bullismo online.

Le forme del cyberbullismo

Il cyberbullismo può assumere forme diverse, come il bullismo online, il trolling (utenti che disturbano le chat con commenti inappropriati), l’hacking (chi acquisisce un’approfondita conoscenza del sistema su cui interviene, per poi essere in grado di accedervi o adattarlo alle proprie esigenze) e la diffusione di contenuti offensivi o diffamatori. Questo fenomeno può portare a conseguenze devastanti per le vittime, come depressione, ansia, isolamento sociale e in casi estremi persino suicidio.

Come difendersi

Per combattere il cyberbullismo è necessario che tutti siano consapevoli dei rischi e delle conseguenze del comportamento che si tiene sui social. Per questo l’Unicef ha proposto delle linee guida per le famiglie con l’obiettivo di prevenire attacchi di cyberbullismo e ridurre al minimo le conseguenze.

Attenzione a segnali come cambiamenti di umore nei propri figli e una genitorialità positiva e aperta al dialogo sono alcuni dei punti cardine della guida

Roberta Gatto

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