Nuova terapia per l’autismo: il nord Sardegna primo in Italia
La nuova strategia di intervento denominata Tmg (Terapia Mediata Genitoriale) si rivolge non solo al bambino e all’adolescente di riferimento, ma anche ai genitori e a eventuali caregiver.
L’obiettivo di questo nuovo modello di trattamento è abbattere i costi legati alle cure tradizionali e al contempo di formare le persone che si occupano del benessere dei pazienti a livello familiare.
Promosso dalla onlus “ReTe per il Sociale” e finanziato dalla Fondazione di Sardegna e da Enel Cuore Onlus, il programma ha preso il via nel settembre 2021 coinvolgendo 34 operatori sanitari nell’area di Sassari e 15 nell’area di Olbia. Psicologi, logopedisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica e neuropsichiatri infantili sono stati formati alla diagnosi e all’applicazione della Tmg e poi seguiti e supervisionati durante le terapie dagli specialisti del Bambin Gesù di Roma.
La diagnosi precoce passa dalla scuola
Nei primi mesi del 2022 è stato realizzato un corso teorico base online per 40 tra insegnanti ed educatori delle scuole di Sassari, Porto Torres e Sorso con l’obiettivo di favorire la diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico, fondamentale per garantire la massima efficacia degli interventi.
Importante, inoltre, sensibilizzare il pubblico verso la necessità della diagnosi precoce e la stigmatizzazione di comportamenti clinici, didattici, familiari e sociali inappropriati di una sindrome così complessa.
Il successo
Il progetto ha aiutato fino a ora ben 24 famiglie tra Sassari e Olbia ed è stato applicato per la prima volta con esiti molto positivi, tanto che si pensa di estenderlo a tutto il sud Italia.
«Il progetto pilota è stato un successo» dice Stefano Vicari, primario di neuropsichiatra infantile al Bambin Gesù di Roma e ordinario all’Università Cattolica, «e adesso miriamo a estendere il modello nel sud Italia e a rafforzarlo in Sardegna».
Roberta Gatto