Al cinema senza sottotitoli? La comunità dei sordi non ci sta

La maggior parte delle pellicole proiettate nei cinema italiani mancano dei sottotitoli in grado di permettere la visione ai sordi. «L’Italia è ancora indietro e noi sordi continueremo a lottare. Per questo chiediamo all’Uci Cinemas per ogni cinema, almeno una sala che dia disponibilità a film sottotitolati per non udenti». È questo l’appello lanciato dalla Comunità dei sordi di Catania attraverso una petizione nazionale che, dal 2021, chiede i sottotitoli fissi per tutti i film raggiungendo la considerevole quota di 23.883 firme.

Un passo avanti

Intanto, qualcosa si è mosso in questo senso grazie al progetto di Fabrizio Savarese, originario di Brescia, sordo dalla nascita.

La passione di Fabrizio per il cinema nasce fin da bambino: «Intuivo qualcosa, dai movimenti degli attori, dalle espressioni, dal contesto. Il cinema mi ha sempre affascinato, ma non si può dire di aver visto un film se non comprendi ciò che accade o si dicono gli attori». Da qui il desiderio di fare qualcosa di concreto affinché anche chi non sente possa andare al cinema come tutti gli altri.

«Musei, spazi culturali e teatri non sono forniti di strumenti utili a tutti. Devono sempre sperare di vincere un bando o trovare un finanziatore per poter offrire un servizio in più. I teatri che offrono sottotitoli degli spettacoli sono praticamente nulli».

La battaglia di Fabrizio ha visto i primi risultati con la creazione di una sala per sordi al cinema Oz di Brescia qualche anno fa. Da allora, le proiezioni con sottotitoli si sono moltiplicate. «Ogni lunedì esce il film originale con sottotitoli in italiano al cinema Moretto o al Sociale. Il giovedì e venerdì esce un altro film originale, sempre sottotitolato in italiano. Si riscontra la presenza di sordi, ma anche di molti stranieri desiderosi di imparare la nostra lingua. Spesso ci sono i bambini della Scuola Audiofonetica che ho coinvolto nel mio progetto. Ma mi piacerebbe collaborare con tutte le scuole».

Intanto, la petizione per permettere alla comunità dei sordi di godere di una serata al cinema va avanti, nella speranza che Brescia sia solo una delle prime città a offrire proiezioni inclusive.

Roberta Gatto

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