Con sindrome di Down, ma si laurea con tesi sulle “libere guerriere”
Eleonora Caliri, artista di 35 anni con sindrome di Down originaria di Porto Recanati, fa parte del progetto “Libere di…Vivere” e si è laureata il 14 aprile scorso in Scienze della Formazione dei beni culturali e del turismo all’Università di Macerata, con votazione 101.
I docenti, la sua famiglia e i membri della Fondazione di cui la giovane e talentuosa Libera guerriera fa parte hanno ascoltato con attenzione la discussione della sua tesi sulla violenza economica di genere, dal titolo “Donne, arte e innovazione sociale: l’esperienza ‘libere guerriere’ della Global Thinking Foundation“. Un progetto di studi ambizioso, portato avanti con dedizione senza dimenticare mai la sua passione per l’arte e la pittura nello specifico, sempre supportata dalla famiglia e dall’associazione.
La “Galleria delle Libere Guerriere”
Il progetto “Libere di…Vivere” è nato nel 2020 come una mostra-rassegna itinerante per divulgare la parità di genere e l’inclusione sociale attraverso i fumetti. In aggiunta, si è presentato come primo metodo didattico ibrido italiano di educazione civica e finanziaria. L’iniziativa è stata l’oggetto della tesi di laurea di Eleonora Caliri, diventando quindi il fulcro di un percorso accademico che fa dell’inclusione e dell’uguaglianza di genere i suoi principi cardine.
L’artista 35enne se n’è fatta portavoce privilegiata, rendendo il tutto ancora più speciale: la sua è infatti una storia di straordinaria resilienza e forza d’animo, che affonda le basi in una personale determinazione, coadiuvata da un impeccabile supporto familiare e dall’incontro con Global Thinking Foundation.
Inserita nella “Galleria delle Libere Guerriere“, spazio dedicato a giovani artiste under 35 che ne rispecchiano i valori, Caliri è stata tra le prime firme ufficiali a portare i suoi quadri da Perugia a Parigi, in un percorso virtuoso di eguaglianza e consapevolezza.
L’arte di Eleonora Caliri
Il suo modo di dipingere è fatto di pennellate potenti e messaggi profondi che la rendono una perfetta “libera guerriera”. A questa sua caratteristica aggiunge il titolo accademico.
«La pittura per Eleonora è solo un passatempo» spiega il padre di Eleonora, «e il suo sogno è di lavorare nel mondo del turismo e magari di aprire una bar che faccia anche da galleria d’arte». Per questo Eleonora spiega come. «il mondo che vorrei è un mondo a colori, nel quali mi piacerebbe vivere e dove la rabbia che mi porto dentro per non essere compresa appieno lasci spazio alla possibilità di lavorare ed emanciparmi economicamente».