Colf e badanti: rinnovato il Ccnl. ma restano fuori dalle agevolazioni

È stato finalmente siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori Domestici (Ccnl) per il triennio 2023-2025. L’accordo, firmato lo scorso 4 maggio da diverse organizzazioni sindacali, riguarda i lavoratori domestici, tra cui colf e badanti, ma non prevede agevolazioni specifiche per questa categoria.

Nessuna agevolazione

I lavoratori domestici non rientrano tra le categorie di lavoratori beneficiari delle novità introdotte dal decreto, come il taglio del cuneo fiscale e i nuovi bonus assunzione per i datori di lavoro, tra cui il bonus under 30. Nonostante le bozze iniziali contenessero provvedimenti come l’aumento della soglia di deducibilità per i datori di lavoro e la possibilità per i lavoratori di richiedere la sorveglianza sanitaria, tali misure non sono state inserite nel testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Il Ccnl, valido fino al 31 dicembre 2025 con decorrenza dal 1° gennaio 2023, riguarda i lavoratori addetti al funzionamento e alle necessità della vita familiare, compresi coloro che prestano servizio presso comunità religiose, caserme, comandi militari, orfanotrofi e ricoveri per anziani. Le tabelle retributive del Ccnl riportano i valori minimi aumentati del 9,22 per cento in base alla variazione dell’indice Istat.

Tuttavia, le agevolazioni previste dal decreto lavoro 2023 non si applicano al lavoro domestico. I lavoratori domestici sono esclusi dal taglio del cuneo fiscale per i redditi medio bassi e dai nuovi bonus assunzione per i datori di lavoro. Questo significa che non ci saranno aumenti nelle buste paga di colf e badanti.

È importante però sottolineare come le misure definitive saranno delineate durante l’iter parlamentare per la legge di conversione del decreto; pertanto, potrebbero ancora verificarsi modifiche prima che le misure diventino ufficiali.

Roberta Gatto

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