L’attore non vedente Germano Carella si racconta: «con il progetto DramaBooks diamo voce alla cultura»

Voce calda, avvolgente, capace di suscitare in chi ascolta una vasta gamma di emozioni. È quella di Germano Carella, attore e doppiatore non vedente, ideatore di un progetto inclusivo che mette insieme attori vedenti e con disabilità visiva.

Oltre gli ostacoli

Germano Carella, primo non vedente a diplomarsi presso l’accademia di arte drammatica Pietro Scharoff (fondata dallo stesso Pietro Scharoff nel 1947) ), ha frequentato tra gli altri un corso di doppiaggio presso la B&c network, sotto la supervisione di insegnanti di grande esperienza come Alberto Draghetti, Teo Bellia e Ughetta Lanari. Dopo il diploma, ha continuato a perfezionarsi con tre master in recitazione e corografia tragica, diventando parte attiva della compagnia teatrale dell’accademia e portando in scena spettacoli come “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, “tre sorelle” di Anton Cechov, “La notte dell’Iguana” di Tennessee Williams e “Antigone” di Sofocle.

«Il teatro si fa sul palcoscenico» ci dice, «per questo, nei nostri lavori la cura dell’audio è maniacale, perché vogliamo offrire al nostro pubblico un’esperienza sensoriale a tutto tondo».

Ed è proprio la voce a fare da padrona nel progetto “DramaBooks”.

Cos’è DramaBooks

Il lavoro di Germano lo porta nel 2015 a fondare DramaBooks, una Realtà Teatrale inclusiva dove attori non vedenti e vedenti lavorano insieme. Il progetto verte sull’uso della voce come strumento di espressione, aprendo così le porte anche alla creazione di libri sceneggiati, fumetti accessibili (o VoiceComics) e film audiodescritti.

«L’idea era quella di creare uno spazio condiviso dove attori non vedenti e normovedenti potessero lavorare insieme, attraverso l’uso della voce» spiega Germano. Il progetto mira anche a favorire l’inclusione sociale, con l’adattamento di giochi da tavolo per tutti.

Infine, la DramaBooks eroga corsi di dizione e recitazione in presenza e online.

I Laboratori

Come per altre realtà teatrali, anche per DramaBooks il 2020 è stato un anno di cambiamenti. Durante il lockdown, infatti, ha preso vita il “DramaLab”, un laboratorio di recitazione online cui prendono parte ancora oggi diversi studenti.

Collaborazioni e Progetti

Oltre ai corsi e ai laboratori, la DramaBooks ha recentemente attivato alcune collaborazioni, tra cui quella con l’insegnante di italiano Valentina Petri, autrice di “Portami il diario”. In particolare, la DramaLab ha realizzato cinque suoi monologhi sulla violenza sulle donne, pubblicati su varie piattaforme online come Facebook, Spreaker e Audible.

Un progetto a tutto tondo, quindi, inserito nell’ampio contesto delle realtà teatrali italiane fatte da attori e attrici non vedenti. Una realtà in crescita, dove l’inclusione e la collaborazione vanno a braccetto, per abbattere tutte le barriere.

Roberta Gatto

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