A conclusione delle Paralimpiadi, il bilancio di Luca Pancalli

Luca Pancalli

Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico Italiano, traccia un bilancio dei giochi parigini e della spedizione azzurra, a partire dal sesto posto in un medagliere dominato dalla Cina.

Il primo dato è quello relativo al miglioramento in termini di medaglie: 71, due in più rispetto alla spedizione giapponese con 24 ori, 15 argenti e 32 bronzi. Un risultato che evidenzia i passi in avanti costanti compiuti dal movimento, dalle federazioni e dagli atleti.

Pancalli guarda anche i numeri complessivi: 4400 atlete e atleti di 185 Paesi, un segnale che in tutto il mondo cresce il movimento paralimpico.

Sotto questo aspetto, il presidente del Cip sottolinea la presenza di Mattarella alla cerimonia di apertura, dei rappresentanti del Governo alla manifestazione e l’attenzione degli italiani nei confronti dell’appuntamento. Ma evidenzia anche il ruolo dei media nel diffondere i messaggi, a partire da Rai due, definita “rete paralimpica”. L’attenzione del pubblico si registra anche attraverso il numero di spettatori che hanno assistito alle competizioni: 2milioni e 400mila biglietti venduti.

Alla domanda : «quale  medaglia l’ha emozionata di più?», Pancalli cita due episodi: la caduta di Ambra Sabatini e il quarto posto del canottiere Giacomo Perini che ha perso il bronzo per una distrazione.

Per Pancalli, lo sport paralimpico può cambiare la società italiana e lo può fare a piccoli passi, non attraverso rivoluzioni. Il sottotesto di questa dichiarazione è che vedere atleti straordinari che compiono imprese ai Giochi Paralimpici contribuisce anche a modificare la percezione della disabilità nella vita di tutti i giorni.

«Ci sono tanti ragazzi», conclude il presidente del Cip, «che faticano con le paralimpiadi quotidiane e questi atleti vogliono essere anche riflettore rispetto ai tanti temi non ancora affrontati e risolti che riguardano le persone con disabilità , indipendente dal fatto che si possano avvicinare allo sport».
Giuseppe Giuliani

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