“Nonno Ascoltami!”
L’iniziativa promossa da Udito Italia con il sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è in programma dal 29 settembre al 27 ottobre. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nel mondo sono oltre un miliardo e mezzo le persone che hanno una forma di disabilità uditiva e per 430 milioni si tratta di una forma invalidante. Si prevede che per il 2050 i due numeri siano destinati a crescere: sino a 2 miliardi e mezzo il primo , sino a 700 milioni il secondo. In Italia, le persone con problemi di udito sono più di 7 milioni, una persona su tre se si fa riferimento a chi ha più di 65 anni. Sempre per quanto riguarda il nostro Paese, solo il 31 per cento ha effettuato un controllo sull’udito e solo il 25 per cento di coloro che potrebbero avere un apparecchio acustico lo utilizzano, nonostante, tra chi lo utilizza, l’87 per cento dichiari di aver avuto un miglioramento della qualità della vita.
Si chiama “Nonno Ascoltami! – La prevenzione in piazza”, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione dei disturbi dell’udito avviata il 29 settembre e che si concluderà il 27 ottobre. Per cinque domeniche consecutive, in molte piazze italiane medici, operatori sanitari e volontari offriranno la possibilità di valutare lo stato del proprio udito.
“Nonno Ascoltami! – La prevenzione in piazza “ è giunta alla sua 15esima edizione, organizzata da Udito Italia con il sostegno dell’Oms e il patrocinio del Ministero della Salute consentirà di effettuare controlli anche attraverso l’impiego di specifici test.
La perdita dell’udito non è solo questione di una popolazione che invecchia, ma anche di abitudini: sempre l’Oma stima in un miliardo il numero di giovani che rischia di diventare sordo a causa dell’esposizione al rumore negli ambienti che frequenta, soprattutto in quelli ricreativi. Eppure basterebbero interventi minimi nel campo della sanità pubblica per dimezzare questi numeri.
Quello che emerge è la necessità di un intervento più deciso sul problema attraverso prevenzione e diagnosi precoce. L’altro fronte sul quale intervenire è quello della sensibilizzazione al problema della popolazione, perché ancora adesso persiste parecchia resistenza nel sottoporsi ai controlli: un po’ per sottovalutazione, un po’ per l’ostinazione a non voler riconoscere il problema. Tutte le informazioni sull’iniziativa si possono ottenere attraverso il sito: associazione@nonnoascoltami.it.
Giuseppe Giuliani