Quanto valgono le imprese artigiane sarde?
Le 34mila imprese artigiane sarde producono 2 miliardi e mezzo di euro di valore aggiunto, il 7,8 per cento del totale dell’Isola.
La Sardegna figura all’ottavo posto in Italia in questa specifica classifica con una media superiore a quella nazionale.
Il dato emerge dall’analisi compiuta dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna su rilevazioni del Centro Studi Tagliacarne.
I dati nazionali
L’artigianato italiano produce 108miliardi di euro e conta per il 6,6 per cento sul dato complessivo del valore aggiunto nazionale.
La classifica su base percentuale dice che in testa ci sono le Marche con l’11,5 per cento del valore aggiunto regionale, segue il Trentino (10,8). All’ultimo posto c’è il Lazio con il 2,7 per cento.
Altro discorso per quanto riguarda la classifica in termini assoluti: guida la Lombardia con 21 miliardi e 300milioni, poi il Veneto con 14miliardi e 300milioni. La Sardegna è ottava anche in questo caso, mentre in ultima posizione c’è la Valle d’Aosta con 331milioni.
Il contributo per settori
È il settore delle costruzioni quello che porta il maggior contributo al valore aggiunto dell’isola con 869milioni di euro, al secondo posto vengono inseriti vari settori aggregati (472 milioni di euro), al terzo posto i trasporti di merci e persone con (294milioni).
La classifica non subisce modifiche nelle prime posizioni se stilata su base percentuale e le costruzioni valgono il 34,8 per cento.
I dati sardi per provincia
La classifica regionale per provincia è guidata da Sassari-Gallura con 870 milioni di valore aggiunto prodotto (8,9 per cento del totale). Il settore trainante è quello delle costruzioni.
Da sottolineare che, a livello nazionale, Sassari-Gallura risulta 31esima.
Al secondo posto c’è la provincia di Cagliari con 584 milioni di euro e l’89esimo posto nazionale. Anche in questo caso, è il settore delle costruzioni quello preponderante. Segue il Sud Sardegna con 448milioni di euro e un 36esimo posto nazionale. Nuoro e Oristano chiudono la classifica rispettivamente con 364 milioni di euro e il 18esimo posto in Italia e 230 milioni e il 38esimo posto nazionale. Anche in queste province, quello delle costruzioni è il settore che porta il maggior contributo.
I commenti
Il presidente di Confartigianato Sardegna Giacomo Meloni spiega che «la classifica non giudica la voglia e la capacità delle imprese di lavorare, ma le condizioni fisiche e di opportunità in cui le aziende operano». Meloni ritiene, inoltre, che questi dati certifichino il ruolo economico di rilievo del comparto artigianale e la necessità di sostenerlo e valorizzarlo.
Secondo Meloni, « le aziende sarde operano ancora in un territorio che non ha le necessarie infrastrutture, i servizi e una formazione adeguata dei dipendenti e questo influisce sulla loro capacita produttiva».
Le soluzioni
«Quello che serve» conclude il presidente di Confartigianato, «è innovazione e qualità delle produzioni, ma anche la collaborazione tra artigiani e le sinergie con altri settori produttivi potrebbero produrre opportunità di crescita».
Giuseppe Giuliani