Un numero verde per migranti con disabilità

Si chiama “Nabila”, è uno sportello di assistenza che fornisce supporto a persone migranti e rifugiati con disabilità. Si tratta di un progetto dell’Ufficio immigrazione di Arci nazionale che usufruisce del sostegno della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei fondi dell’otto per mille.

Il numero verde

Il primo punto di riferimento è una linea telefonica gratuita. Al numero verde 800 999 977 è possibile chiedere aiuto e assistenza da tutta Italia. L’Ufficio immigrazione di Arci a Roma consente anche di prenotare appuntamenti direttamente sul posto. Il numero è rivolto anche a tutte le persone che accolgono o assistono i migranti.

I numeri

In Italia sarebbero 199mila le persone migranti con disabilità, secondo i dati Inapp (Istituto nazionale per le analisi delle politiche pubbliche), ma il numero è approssimativo perché il censimento risulta difficile.

Altri dati arrivano dal rapporto del “Sistema di accoglienza e integrazione” (Sai) e si riferiscono al 2023: il 4,6 per cento delle oltre 54mila persone accolte nei centri Sai hanno una disabilità.

I servizi

A fronte di questi numeri, risultano assolutamente insufficienti e inadeguati i servizi presenti sul territorio. Il primo ostacolo resta quello della lingua che assieme agli adempimenti burocratici priva persone in difficoltà di diritti fondamentali.

Il progetto “Nabila”

Oltre al numero verde, il progetto “Nabila”, grazie alla collaborazione con Fish (Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie) ha prodotto un aumento del numero degli sportelli di assistenza presenti sul territorio. Sul sito JumaMap che è rivolto a persone migranti e rifugiati, è ora disponibile anche una sezione informativa dove, in 17 lingue, è possibile conoscere le modalità per chiedere il riconoscimento dell’invalidità civile.

“Nabila” rappresenta, insomma, un modo per far conoscere servizi e diritti garantiti dalle leggi italiane ed europee.

I princìpi

Alla base del progetto c’è la considerazione che alcune disabilità siano temporanee o alimentate da particolari situazioni e si ritiene che il sostegno possa limitare, se non risolvere questa situazione.

Giuseppe Giuliani

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