Turismo accessibile in Sardegna: a Quartu un convegno sulle barriere architettoniche

La stagione turistica è alle porte, ma in Sardegna sono ancora tanti i problemi legati all’accessibilità di servizi e luoghi di interesse.

L’abbattimento delle barriere architettoniche ancora presenti in vari paesi e siti archeologici dell’isola è stato l’argomento al centro del convegno tenutosi sabato 12 aprile nell’aula consiliare del Comune di Quartu organizzato dal Rotary Club quartese e intitolato “Turismo accessibile in Sardegna”.

L’isola, che da sempre investe nel turismo, deve infatti ancora adeguarsi alle necessità dei turisti con disabilità.

«Accessibilità significa mettere i turisti che vengono a visitare le bellezze della nostra terra in una condizione libertà di movimento» afferma il presidente del Rotary Club di Quartu Marco Serri. «Noi crediamo fortemente in questo impegno e una società attuale, che si definisca moderna, non può e non deve più avere barriere architettoniche».

Accesso garantito a tutti

L’accesso alla balneazione è a buon punto, tuttavia lo stesso non si può dire dei siti archeologici, spesso ancora inagibili proprio a causa delle barriere architettoniche.

«Le spiagge con gli accessi per persone con disabilità ci sono, questo ormai è chiaro ed evidente, si vede in quasi tutta l’isola» spiega Damiano Aresu del consiglio regionale di Anci. «C’è però ancora da lavorare sui siti archeologici e molti Comuni sono al lavoro. Non è sempre facile reperire le risorse però si sta procedendo».

Dal Comune di Quartu, poi, arriva una rassicurazione circa l’accessibilità della cittadina, attualmente un vero e proprio “campo minato” per chi ha una disabilità.

«La nostra amministrazione è particolarmente sensibile a questo tema e inizieremo proprio dalla sala consiliare, dove a breve inizieranno dei lavori per eliminare alcune barriere architettoniche» fa sapere presidente del consiglio comunale di Quartu Rita Murgioni. «Non solo, ma ci stiamo adoperando per rendere più accessibile la città senza barriere architettoniche, fisiche e sensoriali».

Resta da vedere quanto e quando queste promesse diventeranno realtà. Nel frattempo, ai cittadini e alle cittadine quartesi con disabilità non resta che aspettare.

Roberta Gatto

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