Disabilità nella Storia: Nicholas Saunderson (20 gennaio 1682 – 19 aprile 1739)
Nicholas Saunderson viene citato da Diderot come personaggio nella sua “Lettera sui ciechi ad uso di coloro che possono vedere” del 1749, dove appare sul letto di morte. Saunderson è rappresentato come esempio di genio logico, capace di accedere alla conoscenza anche senza la percezione. Nasce a Thurlstone , nello Yorkshire, nel gennaio del 1682.
Figlio di un esattore delle tasse, Nicholas perde la vista all’età di un anno a causa del vaiolo. La cecità non gli impedisce tuttavia di imparare l’aritmetica e di aiutare il padre nel suo lavoro. Inoltre, impara a leggere toccando le lettere impresse sulle lapidi del cimitero del paese.
Studia poi nella scuola pubblica di Penistone, dove gli vengono insegnati il francese, il latino e il greco. Insieme a un tutore apprende anche l’algebra e la geometria, il che gli permette di frequentare nel 1702 l’Attercliffe Academy, per studiare logica e metafisica.
All’età di 25 anni, anche grazie ad alcuni contatti nella nobiltà locale, riesce a entrare a Cambridge, dove ha però accesso soltanto alla biblioteca e non al corso di studi. Nonostante questo ostacolo alla sua istruzione, Nicholas riesce a ottenere una cattedra nella prestigiosa università per insegnare matematica, ottica e astronomia.
Molto apprezzato dagli studenti, “non può usare i suoi occhi ma insegna agli altri come usare i loro” (lord Lord Chesterton, n.d.r.), nel 1710 la regina Anna gli conferisce un master of Arts, una sorta di laurea honoris causa, in modo da permettergli di candidarsi come professore lucasiano di matematica.
All’età di 28 anni, Nicholas viene eletto dal Consiglio ottenendo la maggioranza dei voti sconfiggendo così l’altro candidato, proveniente dal Trinity College.
È un fatto quasi straordinario, se consideriamo l’epoca in cui ci troviamo. Un professore non vedente autodidatta viene preferito a un prestigioso concorrente vedente. Non solo: Nicholas viene anche eletto membro della Royal Society e della Spitalfields Mathematical Society. Inoltre, nel 1723 sposa Abigail Dickons, figlia del rettore, con la quale ha due figli.
Nel 1728, all’età di 46 anni, viene nominato dottore in giurisprudenza per volontà di re Giorgio II. Il 19 aprile 1739, all’età di 57 anni, muore di scorbuto e viene seppellito nel presbiterio della chiesa parrocchiale di Boxworth , vicino a Cambridge.
Opere e invenzioni
A testimonianza di quanto Nicholas Saunderson sia stimato dai suoi contemporanei, possiamo citare la sua amicizia con i principali matematici dell’epoca, tra cui Isaac Newton.
Uomo brillante, dotato di un senso del tatto e dell’udito finissimi, è anche un ottimo flautista. Riesce a eseguire mentalmente calcoli lunghi e complicati e tra le sue invenzioni figura una macchina calcolatrice o abaco, descritta nel suo libro “Elementi di algebra”, pubblicato postumo nel 1740. Si tratta di una tavola tattile di legno, utile tanto per lo studio da parte dei non vedenti quanto dei vedenti. Di circa trenta centimetri per lato, la tavola è divisa all’interno in cento quadratini. In ognuno c’è un foro al centro e otto sui bordi. Due tipologie di spilli, a capocchia grande e a capocchia piccola, vengono infilati nei forellini per rappresentare ogni cifra in base dieci. Utilizzando fili di seta, fatti passare attorno agli spilli, si possono anche realizzare figure geometriche per lo studio della geometria.
A Penistone , dove Nicholas ha studiato da bambino, i giardini presso la chiesa di St John ospitano un monumento commemorativo, mentre in un piccolo giardino vicino a Townend si trova una pietra con la scritta “Hic Natus Est”. Infine, uno dei vecchi edifici della scuola di Penistone e una strada della cittadina portano il suo nome.
Roberta Gatto