Il protocollo d’intesa “MedAge Alliance”

L’occasione è quella del confronto organizzato a Palermo dal Dipartimento Dems (scienze politiche e relazioni internazionali) dell’Università degli Studi di Palermo in occasione del 75esimo anniversario della “Dichiarazione Schuman”. Nel suo intervento, il presidente di Ierfop Roberto Pili cita “MedAge Alliance”, il protocollo d’intesa siglato con Prism, impresa sociale siciliana e Cml, Comunità mondiale della longevità.

“MedAge Alliance”

L’accordo, siglato in precedenza, prevede uno scambio di competenze, formazione e informazioni in vari ambiti, a partire da quello alimentare, tra le tre realtà che lo hanno sottoscritto. Oltre all’educazione alimentare, la collaborazione prevede confronti e studi sulla prevenzione delle malattie croniche e metaboliche e l’inclusione delle persone con disabilità, in particolare quelle neurosensoriali. Sono previsti momenti di formazione  con l’impiego di materiali che consentano anche alle persone con disabilità diverse di accedere alle nozioni.

Ierfop, Prism e Comunità mondiale della Longevità

Ierfop, ente di formazione europeo, da più di trent’anni opera nel campo dell’integrazione e della valorizzazione delle competenze delle persone con disabilità. Nell’ambito di “MedAge Alliance” avrà un ruolo di primo piano nella formazione e diffusione delle buone pratiche per il miglioramento della qualità della vita.

Prism è un’impresa sociale no-profit che si è data il compito di creare opportunità per il progresso inclusivo delle società, delle comunità e degli individui e lavora con questi obiettivi dal 2012.

La Comunità mondiale della Longevità (Cml) mette assieme alcune zone del mondo in cui è presente il fenomeno della longevità. Il progetto prevede progetti di ricerca e collaborazione con centri scientifici di eccellenza per approfondire le conoscenze sul fenomeno.

Il presidente Pili

Pili spiega che “MedAge Alliance” «unisce ricerca e azione per valorizzare le filiere agroalimentari sostenibili e garantire un accesso equo a stili alimentari salutogenici». Poi esorta a «investire nella cultura di una salute radicata nelle comunità e nei territori come modo per  costruire un’Europa più resiliente, competitiva e solidale».

«Quello che serve» conclude il presidente di Ierfop, «è un’azione ambiziosa, integrata e tempestiva. Sicilia e Sardegna possono essere il cuore di un nuovo umanesimo europeo, capaci di trasformare la longevità in una risorsa per l’economia, la società e l’ambiente».

Prism e il presidente Melillo

Alessandro Melillo, presidente di Prism, definisce quella di Palermo «un’occasione importante per ribadire la centralità della cooperazione, del dialogo e della visione europea in un tempo di transizioni profonde, ma anche di grandi opportunità per il futuro dell’Europa». Il suo intervento punta sul ruolo della progettazione europea come strumento per portare le politiche europee sui territori.

Il convegno di Palermo

Il convegno “75 anni dalla Dichiarazione Schuman: quale futuro per l’Europa?” è un momento di confronto tra docenti universitari, istituzioni, professionisti della progettazione europea. Al centro, il ruolo della Sicilia nello spazio euromediterraneo e il futuro dell’Europa. Tra i temi affrontati: il rapporto Draghi e le ipotesi di revisione istituzionale, i limiti e le opportunità dei fondi europei e il Mediterraneo come spazio di cooperazione e innovazione.

Gli interventi

I relatori del convegno, come detto, appartengono al mondo accademico, istituzionale, della progettazione europea: Costantino Visconti, direttore del Dipartimento di Scienze politiche e delle Relazioni internazionali dell’Università di Palermo; Margherita Rizza, Dirigente generale del Dipartimento degli Affari extraregionali della Regione Sicilia; Antonello Miranda, Ordinario di Diritto comparato e Diritto internazionale dell’Università di Palermo; Gaetano Armao, Professore di Diritto amministrativo dell’Università di Palermo; Alessandro Melillo, presidente di Prism Impresa sociale; Massimo Mammano, Ricercatore del Crea (Consorzio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria); Roberto Pili, presidente di Ierfop e della Comunità mondiale della Longevità; Carlo Greco, docente nel Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie dell’Università di Palermo; Laura La Scala, manager della Progettazione europea; Francesco Cocco, Segretario generale dell’Euroregione Adriatico-Ionica; Francesco Sammaritano del Coppem (Comitato permanente per il partenariato euro-mediterraneo dei poteri locali e regionali.

La dichiarazione Schuman

È la dichiarazione fatta dal Ministro degli esteri francese Robert Schuman nel 1950 ed è considerato il primo discorso in cui si parla di Europa unita.

Robert Schuman- Parigi, 9 maggio 1950: «l’Europa non è stata fatta: abbiamo avuto la guerra. L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. L’unione delle nazioni europee esige l’eliminazione del contrasto secolare tra la Francia e la Germania».

Giuseppe Giuliani

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