Siglato l’accordo tra Prism, Ierfop e Comunità Mondiale della Longevità

Nella foto, da sinistra, Roberto Pili e Alessandro Melillo nel momento della firma dell’accordo
Lo scenario è quello dell’Università di Palermo, Dipartimento di Scienze politiche e delle Relazioni internazionali dove si è svolta la conferenza finale del progetto europeo Ecotours su “Turismo sostenibile e modelli di turismo circolare”. Un momento di confronto per presentare i risultati del progetto e parlare di buone pratiche che favoriscono lo sviluppo del turismo nelle aree rurali e in quelle costiere meno sviluppate.
Il progetto Ecotours
Co-finanziato dall’Unione Europea, il progetto Ecotours intende valorizzare il patrimonio naturale e culturale attraverso modelli di turismo circolare, coinvolgendo le piccole e medie imprese turistiche e le comunità locali. L’idea è quella di proporre nuovi modelli di turismo circolare e di convincere le imprese ad adottare pratiche e standard ambientali nelle loro attività.
Chi coinvolge, a chi è rivolto

Il documento firmato
«Utilizzando lo strumento della cooperazione transnazionale» spiega il presidente Ierfop Roberto Pili, «il progetto vede impegnati comunità locali europee e soggetti che operano nel campo della progettazione europea». A esserne coinvolte sono Italia, Francia, Grecia, Spagna, Ungheria e Cipro e, nello specifico, Sicilia, Corsica, Macedonia occidentale, Galizia, Grande Pianura meridionale e Nicosia. Il progetto interessa 96 piccole e medie imprese di questi Paesi.
Le opportunità
Ecotours offre prima di tutto occasioni di scambi internazionali e di confronto tra realtà diverse che operano nello stesso ambito. Poi, la possibilità per le piccole e medie imprese di usufruire di un supporto multidisciplinare e quella di creare risorse educative accessibili a tutti sul turismo circolare e sulla sostenibilità. È prevista anche la creazione di itinerari turistici per promuovere i territori coinvolti e apposite strategie di marketing e di promozione del turismo circolare.
Il turismo circolare
Si parte dalla premessa che è necessario ridurre l’impatto delle attività turistiche e puntare su modelli più sostenibili e inclusivi sul piano economico e ambientale. Il concetto è semplice: si tratta di limitare il consumo di materie prime e favorire il riutilizzo e il riciclo.
Per orientarsi in questa direzione è necessario il coinvolgimento dei governi, delle imprese turistiche, ma anche degli utenti finali. Si può partire da una mobilità fatta di biciclette e trasporti pubblici meno inquinanti o dalla condivisione dei mezzi già esistenti (car sharing).
Le imprese e i turisti
Le imprese turistiche possono proporre un’offerta innovativa, decidendo di rivolgersi a un pubblico più incline a un turismo responsabile e gli stessi viaggiatori con le loro scelte possono spingere il turismo verso questa direzione sostenibile e orientata alla conservazione delle risorse locali.
Prism, Ierfop e Cml
In questa chiave va vista la firma dell’impegno tra Alessandro Melillo, presidente di Prism e Roberto Pili, presidente di Ierfop e della Comunità mondiale della Longevità per un accordo commerciale che sposa i presupposti di Ecotours.
Giuseppe Giuliani