Eurispes, intelligenza artificiale e disabilità

L’intelligenza artificiale può rappresentare uno strumento utile per l’integrazione delle persone con disabilità nel mondo della formazione, del lavoro e della vita sociale. Lo dice il 37esimo Rapporto Italia dell’Eurispes.

I numeri Eurispes

Le persone con disabilità in Italia sono 3 milioni e 150mila e si tratta soprattutto di persone anziane. Il 22 per cento degli ultra 75enni ha una disabilità e sono in misura maggiore in Umbria e Sardegna. Gli alunni con disabilità sono quasi 338mila, il 4,1 per cento degli iscritti.

La scuola

Il 56,8 per cento degli alunni della scuola dell’infanzia hanno disturbi dello sviluppo psicologico, stessa situazione per il 23,7 per cento degli studenti delle superiori. Per quanto riguarda l’impiego di strumenti informatici e multimediali, il 17,8 per cento degli alunni con disabilità ha bisogno di un software per rinforzare le abilità di base; il 14,6 di sistemi informatici per la lettura e lo studio; l’11 per cento di una didattica personalizzata con l’ausilio di apparecchi informatici multimediali.

Gli ausili

Gli ausili più utilizzati sono gli apparecchi informatici e multimediali per una didattica personalizzata (41 per cento) e i software didattici per l’apprendimento (31 per cento).

I dati, relativi al 2023, dicono che le scuole del centro Italia sono quelle che hanno la maggiore quantità di queste dotazioni (52 per cento), poi ci sono gli istituti scolastici del Nord (47,6 per cento) e, infine il Sud (45,3).

I pareri degli intervistati

Il 53 per cento dei lavoratori con disabilità pensa che l’intelligenza artificiale possa avere un ruolo importante nell’aiutarli a svolgere il proprio incarico. Mentre, poco più della metà delle persone intervistate per la realizzazione del rapporto dichiara che l’intelligenza artificiale e altre nuove tecnologie hanno favorito l’accesso al proprio ruolo.

Giuseppe Giuliani

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