“Oltre le barriere. Storie, visioni, dialoghi”

Cinque appuntamenti per parlare di inclusione, rispetto, migrazione  convivenza civile. Temi affrontati attraverso il linguaggio del cinema.

L’iniziativa dell’Assessorato regionale del Lavoro della Sardegna e dell’Agenzia Sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal) si è conclusa a Cagliari. Aveva preso il via al Teatro Civico di Sassari lo scorso 19 maggio per poi toccare Nuoro, Oristano e Carbonia.

“Oltre le barriere. Storie, visioni, dialoghi” era rivolto a cittadini, studenti, operatori del terzo settore istituzioni.

“Il seme della speranza”

Nel corso degli incontri, è stato proiettato il cortometraggio di Nando Morra “Il seme della speranza”. Realizzato nel 2021, affronta il tema del bullismo e del razzismo e punta sul coinvolgimento emotivo per far passare il messaggio. L’obiettivo è quello di raggiungere i più giovani perché sono loro il seme della speranza a cui fa riferimento il titolo.  

Il corto, che ha vinto diversi premi in Italia e all’estero, affronta il tema della migrazione attraverso l’esperienza di Nasser, giovane siriano arrivato in Italia con la madre, dopo aver attraversato il Mediterraneo.

A Cagliari

L’appuntamento cagliaritano si è tenuto venerdì scorso nei locali di Opificio Innova a Sa Manifattura e ha visto la partecipazione degli studenti di alcune scuole del cagliaritano. Dopo la proiezione, c’è stato il confronto con i ragazzi.

L’assessore al Lavoro

Per Desirè Manca, assessore al Lavoro, Formazione, Cooperazione e Sicurezza sul lavoro, l’idea è quella «di partire dalle scuole per promuovere la cultura dell’inclusione». La scelta di proiettare proprio il corto di Nando Morra deriva dalla certezza che il messaggio trasmesso è quello che si vuole diffondere in questi cinque appuntamenti, perché, come ha spiegato Manca, «si evidenzia la diversità come una grande ricchezza».

Gli incontri

Gli incontri hanno rappresentato un momento di confronto e sensibilizzazione sui temi della convivenza civile e del valore della diversità. Definendo come diversità quella di persone con disabilità, persone di altra religione, che hanno un colore della pelle o un orientamento sessuale differenti dai nostri.

Giuseppe Giuliani

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