Scuole superiori: dal prossimo anno niente più smartphone
Dopo elementari e medie, dove gli smartphone sono vietati già da quest’anno, in Italia dal prossimo anno scolastico è la volta delle scuole superiori. La proposta trova consensi anche a livello europeo, ma rischia di far discutere. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara punta il dito contro l’uso dei telefoni cellulari in classe e lo fa dati alla mano: «dal punto di vista scolastico il cellulare ha un impatto senz’altro negativo. Credo che la via più efficace sia quella di abituare i ragazzi a disintossicarsi e a riportarli all’uso del libro, della carta e della penna. Abbiamo dati sconvolgenti sui bambini che a 6 anni vanno sui siti pornografici. Impressionante anche il 38 per cento di ragazzi che soffre di disturbi del sonno causati dal cellulare. Dati rilevanti per quanto riguarda le competenze e il successo scolastico: addirittura il triplo delle bocciature o insuccesso scolastico per i ragazzi che fanno un uso smodato del cellulare».
Un freno in tutta l’Ue
L’uso di dispositivi mobili nel nostro Paese non è tuttavia completamente vietato. Finora, infatti, per le attività digitali gli studenti e gli insegnanti delle elementari e medie italiane hanno potuto usare quelli acquistati dalle scuole con i fondi del Pnrr.
A livello internazionale, invece, la proposta di vietare in tutta l’Ue l’uso del telefono a scuola fino ai 14 anni presentata il 12 maggio a Bruxelles, ha ottenuto l’adesione formale di Austria, Francia, Ungheria, Italia, Slovacchia e Svezia. Lituania, Cipro, Grecia e Belgio hanno invece sostenuto la proposta, con l’obiettivo di arrivare a una raccomandazione della Commissione Europea.
Infine, sul fronte social, il nostro Paese attende l’approvazione del Parlamento italiano per la proposta di legge bipartisan volta a vietarne l’uso sotto i 15 anni.
Roberta Gatto