Rendere più accessibili i negozi e i locali in genere
“#Io Rampo”, è l’iniziativa che punta a rendere accessibili i locali commerciali del territorio alle persone con disabilità. L’obiettivo? Abbattere, non solo le barriere architettoniche, ma anche quelle culturali e informative. È questa l’iniziativa promossa dal presidente del gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio Sud Sardegna Matteo Achenza, dal presidente di Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia insieme agli assessori comunali di Cagliari Yuri Marcialis (Mobilità) e Carlo Serra (Attività Produttive). Con loro anche Alfio Uda, presidente dell’associazione “SardegnAccessibile” insieme ad Andrea Venuto, disability manager ed esperto di accessibilità.
I dati
L’iniziativa parte da uno studio sui dati. E questi dicono che oltre l’80 per cento dei locali commerciali del Sud Sardegna presenta barriere architettoniche tali da impedire l’accesso a persone con difficoltà motorie. Con conseguenze anche economiche perché così si esclude una fetta importante della popolazione dalla vita sociale ed economica. E si penalizzano anche gli stessi esercizi commerciali che vedono limitato il proprio bacino di clientela e utenza.
«Il commercio locale rischia di diventare invisibile per una parte della cittadinanza» afferma il presidente del gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio Sud Sardegna Matteo Achenza. Così, con il progetto Io Rampo offriamo ora una soluzione semplice, ma concreta». La soluzione trovata? «Grazie a rampe omologate e personalizzabili» spiega Matteo Achenza, «queste possono essere installate dopo una misurazione del dislivello all’ingresso e così ogni attività può diventare più accogliente e inclusiva».
L’esperienza nel Nord Sardegna
Il progetto Io Rampo è già stato avviato nel Nord Sardegna e mira a costruire una rete di esercizi commerciali accessibili. Questi sono quindi individuabili attraverso un portale online che segnala i locali dotati di rampe e servizi adeguati. Non è solo un gesto di civiltà, ma anche una scelta strategica per attrarre nuovi flussi turistici.
«In Europa ci sono oltre 127 milioni di persone che pianificano le proprie vacanze in base all’accessibilità» ricorda il presidente di Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia, «e non parliamo più solo di accesso fisico, ma anche di informazione chiara, accoglienza. Io Rampo è anche un messaggio etico: non possiamo accettare che esistano clienti di serie A e clienti di serie B».
Una convenzione consentirà agli associati Confcommercio di accedere a condizioni agevolate per aderire al progetto.
Bachisio Zolo