Sardegna, lotta allo spopolamento
La Regione Sardegna ha definito le nuove linee guida per la concessione di contributi per ogni nuovo nato, adottato o affidato in favore delle famiglie che risiedono o decidono di trasferire la propria residenza nei comuni con popolazione al di sotto dei 5mila abitanti
La novità
«A partire da quest’anno» spiega l’assessore all’Assistenza sociale della Sardegna Armando Bartolazzi, «le risorse della misura anti-spopolamento saranno trasferite ai Comuni in due tranche di pari importo. Saranno calcolate tenendo presenti gli ultimi dati Istat sul numero dei bambini residenti nei piccoli paesi, a partire dal 1° gennaio 2025, e dopo aver stabilito il fabbisogno per ciascun comune».
L’intervento
Nel 2023 la Sardegna è stata la regione italiana con il tasso di natalità più basso: 4,9 nuovi nati ogni mille abitanti, contro una media nazionale di 6,7.
Per invertire questa tendenza, la Regione Sardegna ha deciso di introdurre meccanismi che non riducano l’intervento a puro assistenzialismo. La strada scelta è quella della creazione di servizi nei Comuni che vivono lo spopolamento e con infrastrutture a sostegno delle politiche familiari. L’efficacia dell’iniziativa sarà valutata attraverso l’inserimento nel contesto sociale delle famiglie che hanno usufruito dell’intervento.
Le risorse
Su questo intervento, la Regione Sardegna punta per combattere il calo demografico nei piccoli centri dell’Isola. Per questo ha deciso di mettere a disposizione della famiglia l’importo massimo possibile, cioè un contributo per ogni bambino che ne ha diritto sino al quarto anno di età: si tratta di 600 euro al mese per il primo figlio nato e di 400 per ogni figlio successivo.
Famiglia e anziani
L’intervento sarà ancora più specifico, perché si occuperà della famiglia complessivamente, mettendo a disposizione strumenti che garantiranno alla persona un invecchiamento attivo. L’obiettivo è quello di consentire agli anziani di restare nel proprio paese, avendo a disposizione i mezzi per essere comunque autonomi.
L’assessore Bartolazzi
«Sono due gli interventi» spiega l’assessore, « e dovranno agire assieme: uno guarda all’aumento delle nascite, l’altro al sostegno alla persona anziana».
L’intervento prevede anche un’azione di monitoraggio che servirà a valutare all’interno della comunità, alla quale sono stati concessi i contributi, i cambiamenti sotto il profilo della crescita dei servizi, dell’economia e dell’occupazione.
Giuseppe Giuliani