Giornata della sordocecità: più diritti per oltre 360mila italiani

Neri Marcorè e Renzo Arbore testimonial della Lega del Filo d’oro
Una pluridisabilità ancora poco conosciuta, ma diffusa anche in Italia. È la sordocecità, una condizione di disabilità visiva e uditiva poco conosciuta e che tuttavia colpisce oltre 360mila italiani.
Per questo, in occasione della Giornata Internazionale del 27 giugno, la Fondazione Lega del Filo d’Oro richiama l’attenzione su questa realtà spesso invisibile.
Diffondere consapevolezza
Secondo una recente ricerca condotta da AstraRicerche per la Lega del Filo d’Oro, la sensibilità degli italiani verso chi non vede e non sente è in crescita, così come il numero di persone che sceglie di sostenere enti e associazioni che si occupano di disabilità. Tuttavia, la conoscenza della sordocecità in Italia mostra ancora diverse lacune.
Su un campione di oltre 1000 italiani tra i 18 e i 75 anni, il 70,4 per cento è consapevole dell’origine congenita della sordocecità, mentre solo il 58,9 per cento sa che può essere acquisita nel corso della vita in seguito a traumi o malattie. Un quinto degli intervistati la ritiene erroneamente una condizione rarissima e circa un sesto non conosce gli strumenti di comunicazione delle persone sordocieche.
Dati positivi
La percentuale di italiani che sceglie di sostenere un ente del terzo settore è passata dal 9,4 per cento del 2016 al 16,4 per cento del 2025. In aumento anche la conoscenza qualificata della Lega del Filo d’Oro (46,2), rispetto al 31 per cento del 2016. Tuttavia, non è ancora abbastanza.
Per questo, la Lega del Filo d’Oro ha presentato nel marzo 2024 alla Camera dei deputati il Manifesto delle Persone Sordocieche.
Diritti di chi non vede e non sente
Il manifesto è articolato in dieci punti e richiede un maggior impegno delle istituzioni nel riconoscere e sostenere i diritti delle persone sordocieche, garantendo loro accesso a cure, interpreti, programmi scolastici adeguati, opportunità di lavoro e abitazioni accessibili.
Infine, dal punto di vista legislativo, la Fondazione si batte per la piena applicazione della Legge 107/2010, nella quale la sordocecità è riconosciuta come disabilità unica e specifica. Grazie al recente disegno di legge “semplificazioni-bis”, approvato nel marzo 2024, il riconoscimento della sordocecità si estende a tutte le persone con compromissioni di vista e udito, congenite o acquisite, a prescindere dall’età di insorgenza, nell’ambito della riforma introdotta dalla Legge Delega per la Disabilità (n. 227/2021).
Un passo importante verso la piena inclusione di chi non vede e non sente, nonché una risposta concreta alle loro esigenze e a quelle delle loro famiglie.
Roberta Gatto