“Back Home” per i ragazzi della Juppiter

Sono partiti da Canterbury e hanno viaggiato i ragazzi della Juppiter, hanno attraversato l’Europa lungo la via Francigena in un cammino adattato alle loro esigenze. Con loro, un medico e due agenti della polizia, in un percorso che li ha portati in Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia.

Si chiama Back Home il progetto costruito dall’associazione Juppiter, guidata da Salvatore Regoli. Back Home, come il ritorno a casa, ma anche il ritorno all’umanità come ha spiegato lo stesso presidente dell’associazione.

Il gruppo

Il gruppo era composto complessivamente da 37 persone: tra loro cinque ragazzi con disabilità e quattro adolescenti e poi educatori e giovani comunicatori. “Back Home” è un pellegrinaggio che guarda ai giovani, ma anche alle comunità che loro incontrano durante i cammino.

L’iniziativa

Back Home è una carovana che, attraverso la natura, la storia e la cultura, porta alla scoperta di sé stessi e all’incontro con l’altro. Un viaggio costruito a misura di giovane, basato sui valori della pace, della bellezza della libertà, e dell’uguaglianza.

L’associazione Juppiter

Il nome ha origine da una celebre sinfonia di Mozart ed è stato scelto perché, come una sinfonia mette assieme i suoni di vari strumenti, così l’associazione ha messo assieme in 33 anni, e continua a farlo ancora, tante persone con interessi diversi. Il presidente è un musicista e dalla sua passione si è fatto ispirare per mettere su una realtà che oggi può contare su quindici punti di riferimento nel Lazio tra centri giovanili, case famiglia e scuole di musica.

L’associazione realizza progetti con le scuole e con gli adolescenti, e si ispira a “Exodus” di don Antonio Mazzi facendo riferimento ai quattro principi: musica, sport, comunicazione e gratuità che hanno contrassegnato il cammino di “Exodus”.

Giuseppe Giuliani

2 commenti

  • Ester Seneca says:

    Perché queste iniziative meravigliose non vengono date come notizia nei telegiornali in prima serata? Io vi ho conosciuti ora, su tv 2000 ma queste cose farebbero bene a tanti e farebbero capire che bene continua ad essere più forte del male e che tante persone vivono grazie ad azioni di amore e solidarietà. grazie! Bravissimi! Avanti sempre! Ester S.

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