È online la piattaforma nazionale per le liste di attesa mediche
La piattaforma nazionale per le liste di attesa (Pnla) fornisce informazioni dettagliate sulle prenotazioni raccolte nei primi cinque mesi del 2025 dai Cup regionali.
Sulla Pnla sono disponibili oltre 23 milioni di prestazioni, di cui 9,5 milioni di prime visite e 13,2 milioni di esami diagnostici. I dati raccolti vengono suddivisi in base alla priorità (urgente, breve, differibile, programmabile) e alla tipologia di servizio. È quindi possibile monitorare i tempi di attesa minimi, massimi e mediani, la percentuale di prime disponibilità accettate e l’utilizzo delle pre-liste d’attesa o “liste di galleggiamento”.
Le criticità
Secondo i dati raccolti sulla piattaforma, soltanto il 35 per cento delle visite e il 40 per cento degli esami vengono prenotati accettando la prima data proposta dal Cup. Il rifiuto è spesso legato a difficoltà nel raggiungere la prima struttura disponibile e agli orari proposti.
Le pre-liste, inoltre, non sono sempre efficaci. Solo il 50 per cento di chi è inserito, infatti, riceve un appuntamento nei tempi indicati. Le prime visite poi mostrano percentuali variabili: il sistema delle pre-liste funziona nel 70 per cento dei casi per le prime visite oncologiche, ma soltanto nel 35 per cento riguardo quelle neurologiche.
Scarsa tempestività
Analizzando poi i tempi di attesa, il portale mostra come le urgenze (entro 72 ore) siano le uniche priorità gestite in modo soddisfacente. Si va infatti dai 320 giorni di attesa per una mammografia bilaterale programmabile, ai cinque mesi per una visita oculistica.
Il portale, infine, al momento non monitora le visite di controllo, non considera le agende chiuse e non spiega le motivazioni dei rifiuti agli appuntamenti. Resta comunque una buona base di partenza per una banca dati in grado di fornire un quadro generale, seppur parziale, delle liste di attesa e delle problematiche della sanità italiana.
Roberta Gatto