Caldo record: stop al lavoro per le regioni del centro-sud
Vietato lavorare nei giorni classificati come a elevato rischio stress-termico nella mappa di Worklimate, la piattaforma dell’Inail per prevenire i rischi legati al caldo nei luoghi di lavoro. È quanto previsto da alcune regioni italiane del centro-sud, dove il caldo record rischia di mettere in serio pericolo la salute dei lavoratori. Così, partendo dalla Toscana fino alla Sicilia, alcune categorie di professionisti dovranno necessariamente fermarsi nelle ore e nei giorni più caldi.
Le regioni dello stop
In Toscana, fino al 31 agosto, chi lavora all’aperto o in luoghi dove ci si espone ad alte temperature dovrà fermarsi dalle 12:30 alle 16, nei giorni dove l’allerta meteo è da bollino rosso secondo la mappa di Worklimate.
Stessi orari e allerta sempre fino al 31 agosto anche nel Lazio, in Umbria, Puglia, Calabria e Sicilia. L’ordinanza non incontra invece il favore delle regioni del nord, nonostante il caldo record non risparmi nemmeno il settentrione.
Chi deve fermarsi
Nel dettaglio, secondo quanto stabilito dall’Inail, deve astenersi dal lavoro chi svolge mansioni sostenute con mani e braccia (martellare chiodi, limare); chi svolge un lavoro con braccia e gambe (guida di autocarri fuori strada, trattori o macchine per costruzione); chi lavora con braccia e tronco (lavoro con martello pneumatico, montaggio trattori, intonacare, movimentazione intermittente di materiale moderatamente pesante, sarchiare, zappare, raccogliere frutta o verdura; chi spinge o tira carri leggeri o carriole; chi deve camminare a velocità compresa tra 3,5 e 5,5 km/h; chi effettua la posa di mattoni e infine chi monta veicoli. Per avere maggiori dettagli è possibile consultare la mappa di Worklimate al link: https://www.worklimate.it/
Roberta Gatto