Santiago di Compostela: il cammino tra buio e luce
Santiago di Compostela: il cammino tra buio e luce. È questo il corso che Ierfop organizza tra ottobre di quest’anno e l’aprile del prossimo anno. Il tutto prevede una durata complessiva di 110 ore di cui 30 di lezioni frontali in aula e 80 di attività pratica. I destinatari? Dieci persone con disabilità visiva e dieci operatori. «L’obiettivo del progetto» spiega il presidente Ierfop Roberto Pili, «è fare in modo che le persone con disabilità visiva possano affrontare la sfida con sé stesse, misurandosi con le dinamiche di gruppo attraverso la consapevolezza delle proprie forze, capacità ed emozioni, conquistando così maggiore autostima e autonomia».
Il corso
Già a ottobre sono previste dieci ore da tenersi nella sede Ierfop di via Platone a Cagliari nelle giornate del 21, 22 e 23 ottobre. Altre dieci ore si svolgeranno tra aprile e maggio sempre nella sede Ierfop di Cagliari, ma in giornate ancora da stabilire. Le ore di attività pratica in cui si percorreranno le tappe del Cammino di Santiago (circa 100 chilometri) sono previste nel periodo dal 1 al 10 giugno 2026 con partenza da Sarria, per arrivare a Santiago di Compostela. Altre dieci ore sono previste al rientro da Santiago, da svolgere nella sede di via Platone a Cagliari in giornate da definire.
«Considerato come le tappe del Cammino da svolgere sino a Santiago prevedono la percorrenza di 12/18 chilometri giornalieri» sottolinea il direttore della Formazione Ierfop Bachisio Zolo, «è essenziale avere una condizione atletica adeguata al tipo di esperienza».
I futuri partecipanti dovranno necessariamente prendere parte anche alle attività di preparazione atletica che verranno organizzate da Ierfop nel periodo antecedente alla partenza».
Il Cammino verrà quindi guidato da Alessandro Casuccio, Business & Life Coach, creatore del progetto “Sfida per Cambiare” e sarà accompagnato dalla guida ambientale escursionistica Micaela Lucconi. E sarà davvero un corso “impegnativo”. Il percorso previsto è di 115 chilometri (rigorosamente a piedi) in sette giorni, aggiunti i tre giorni per gli spostamenti che portano a dieci giorni di attività in totale.
Gli obiettivi prefissati
Quale l’obiettivo prefissato, al di là dei sette giorni di camminata e dei 115 chilometri da percorrere? «Tra gli obiettivi» sottolinea ancora Bachisio Zolo, «vi è la scoperta dei valori intesi come bussola per il proprio cammino nella vita, la consapevolezza del proprio valore, la scoperta del proprio talento e dei punti di forza di ognuno su cui puntare per sentirsi utili. E poi» conclude Zolo, «aumentare la propria autostima ed essere auto efficaci. Insomma, si vuole far scoprire ai partecipanti gli strumenti per poter valutare, scegliere, decidere e agire consapevolmente, così da creare il proprio piano di azione con responsabilità».
L’iniziativa ha già avuto un’ondata di adesioni e candidature a partecipare e l’8 ottobre si è svolta una sorta di selezione per definire i dieci partecipanti.