Ierfop, a Terni il corso base di lettura e scrittura Braille nelle scuole

Paola Torcolini (a destra) in un precedente evento

Lunedì 27 ottobre inizia a Terni il Corso Base di Lettura e Scrittura Braille, organizzato da Ierfop Onlus. Ad avviare i lavori i saluti del presidente Ierfop Roberto Pili e del direttore della Formazione Bachisio Zolo.

Il corso ha una durata di 40 ore tra lezioni teoriche e pratiche e si svolge nello studio di psicoterapia PsyUP. Sarà rivolto a insegnanti, educatori, psicologi, logopedisti e assistenti sociali. «L’obiettivo che ci prefissiamo» spiega il presidente Ierfop Roberto Pili, «è fornire le conoscenze fondamentali per leggere e scrivere in Braille, comprendendone la struttura e gli strumenti, dalla tavoletta al punteruolo, dal casellario Romagnoli agli ausili per il disegno in rilievo». L’obiettivo che ci si pone è chiaro: «Se affidassimo tutto alla tecnologia e smettessimo di insegnare il Braille» sottolinea Pili, «allora creeremo persone non vedenti del tutto dipendenti da strumenti esterni. Il vero obiettivo invece è l’indipendenza, non la dipendenza da uno schermo o da una voce sintetica».

«Questo corso tenuto a Terni» sottolinea il direttore della Formazione Ierfop Bachisio Zolo, «conferma la nostra crescita e diffusione: siamo oggi presenti con i nostri corsi in dodici regioni italiane (tra cui Palermo, Milano, Genova e Torino) e disponiamo di una sede di rappresentanza a Bruxelles partecipando attivamente ai programmi Erasmus+».

A curare il corso formativo sul Braille di Terni è la docente Paola Torcolini, ideatrice del progetto e formatrice Ierfop. «Il Braille non è solo un codice» sottolinea la docente, «ma un ponte tra mondi diversi, un modo per costruire empatia, autonomia e consapevolezza. Nel buio, spesso, si può vedere dentro la propria anima».

Il corso di Terni nasce da un’idea condivisa con gli alunni della 1ª A della Scuola Primaria “Jole Orsini” di Amelia. L’iniziativa mira a far conoscere la scrittura Braille e a sensibilizzare i più piccoli al mondo della disabilità visiva attraverso laboratori sensoriali, attività tattili e incontri con persone non vedenti impegnate nel campo dell’arte e della musica.

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