Adele Senis, 84 anni e seconda laurea con un brillante 110 e lode in Filosofia Antica all’Università di Cagliari. Per lei tanta gioia, ma anche ironia: «ho le ossa a pezzi, ma il cervello funziona», commenta.
Traguardo tutto dedicato al marito che l’ha sostenuta e incitata. Il successo raggiunto negli studi all’Università di Cagliari dimostra quanto la sfida ai limiti fisici e alle convenzioni sociali possano essere vinti con la passione e la volontà. Superando ogni barriera.
Le lezioni date
Prima di tutto, la dimostrazione di come la voglia di imparare non conosce limiti. Perché la sua storia di vita e di studi è un inno alla resilienza, alla passione per la conoscenza e alla forza di volontà. Sfidando oltre ai limiti fisici anche le convenzioni sociali. La foto dell’articolo pubblicata nei social dell’Università di Cagliari è di Stefano Anedda Endrich.
Buongiorno,
sono il figlio della Sig.ra Senis Adele.
Vi scrivo in seguito alla pubblicazione dell’articolo sulla laurea in filosofia di mia madre, pubblicato da voi 3 giorni fa.
Purtroppo, l’Università ha erroneamente scritto che la tesi di laurea è stata dedicata al marito scomparso.
La verità è che il marito non è per niente scomparso, è tuttora vivo anche se gravemente malato.
Ho contattato l’Università affinché rettificasse sui social l’informazione, cosa che è stata prontamente fatta.
Vi chiedo cortesemente di rettificare l’informazione e resuscitare mio padre, eliminando la parola scomparso, dal vostro articolo e post sui social.
2 commenti
Buongiorno,
sono il figlio della Sig.ra Senis Adele.
Vi scrivo in seguito alla pubblicazione dell’articolo sulla laurea in filosofia di mia madre, pubblicato da voi 3 giorni fa.
Purtroppo, l’Università ha erroneamente scritto che la tesi di laurea è stata dedicata al marito scomparso.
La verità è che il marito non è per niente scomparso, è tuttora vivo anche se gravemente malato.
Ho contattato l’Università affinché rettificasse sui social l’informazione, cosa che è stata prontamente fatta.
Vi chiedo cortesemente di rettificare l’informazione e resuscitare mio padre, eliminando la parola scomparso, dal vostro articolo e post sui social.
Buongiorno, correggiamo subito e ci scusiamo per il disguido.