Dalla pedalata assistita a quella della camminata

Si tratta del prototipo di mini esoscheletro ed è pensato per chi vuole camminare di più, ma si stanca facilmente. Amplify aumenta la velocità di circa il 10-15 per cento. A pensarci è la Nike, il brand leader nel mondo delle calzature sportive.

La prima scarpa robotica con un piccolo motore in grado di potenziare gambe e caviglie si chiama Project Amplify e permette di camminare (o correre) in modo più veloce e con meno sforzo. Parliamo di un prototipo per il quale a oggi non ci sono prezzi, non si sa ancora quando sarà disponibile anche se però è chiaro che quello dei mini esoscheletri è un mercato che attira.

La scarpa

La scarpa è rivestita in fibra di carbonio (può essere indossata anche senza la parte robotica e diventare una normale calzatura) ed è composta da un potente motore (comunque leggero), da una cinghia di trasmissione e da una batteria ricaricabile che si aggancia al polpaccio.

Il braccio robotico collega la caviglia alla suola e durante la camminata si avverte una leggera spinta al tallone che amplifica il movimento. Il dispositivo pesa un chilo, ma si adatta automaticamente al movimento di chi lo indossa e offre un piccolo aiuto meccanico a chi cammina o corre facendogli aumentare la velocità di circa il 10-15 per cento rispetto al ritmo naturale.

Gli algoritmi

Il sistema si basa su algoritmi di movimento sviluppati con i dati del Nike Sport Research Lab con la collaborazione di Dephy, startup di robotica, spin-off del Mit che già avevano sviluppato questa tecnologia in campo militare con l’eExoBoot. Quest’ultimo è un esoscheletro per caviglia, testato per ridurre la fatica durante le lunghe marce.

A chi è utile la scarpa robotica

Certo, la scarpa non è pensata per i runner competitivi o maratoneti. È rivolta invece a quelle persone che vogliono muoversi più velocemente e arrivare più lontano con meno sforzo. Come se si avessero due polpacci extra. Per semplificare: sono pensati per chi cammina al ritmo di un chilometro ogni 10-12 minuti e vorrebbe arrivare un po’ prima a destinazione; per chi si stanca dopo due soli chilometri di cammino; per chi ha una mobilità ridotta o problemi articolari; per le persone anziane che per visitare una città devono restare a lungo in piedi.

L’obiettivo della Nyke

Intanto si vuole rendere la corsa e la camminata più democratiche, nel senso che si vogliono aiutare le persone a muoversi più velocemente spendendo meno energia e divertendosi di più. Proprio per questo Nike paragona la sua camminata assistita alla pedalata assistita delle biciclette elettriche. Con questo pensiero Nyke vuole entrare a far parte della quotidianità delle persone proponendosi come un aiuto e non come un imbroglio dei pigri per non fare attività fisica.

Le calzature Nike promettono la stessa cosa: aiutano a fare di più, ma bisogna anche impegnarsi per mettere tutto in moto. Insomma, l’esoscheletro come l’ascensore che ci aiuta a superare le scale.

Lascia un commento