Migranti con disabilità: a che punto siamo?
Gli impegni, in passato erano pure stati presi. Eppure, i richiedenti asilo e i migranti con disabilità continuano a venir emarginati così come i loro diritti negati. A segnalarlo sono il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali così come l’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (Euaa).
Segnalazioni puntualmente registrate sul sito internet del Forum europeo sulla disabilità (Edf) Homepage – European Disability Forum che in un testo denuncia: https://www.edf-feph.org/publications/edf-input-to-five-year-european-migration-and-asylum-strategy/.
Secondo Edf, «è urgentemente necessario un sistema più solido e inclusivo per le persone con disabilità a livello nazionale e dell’Ue così da garantire alle persone con disabilità adeguate protezioni supportandole in tutte le fasi delle procedure di migrazione e asilo».
E ancora: «invitiamo la Commissione europea a garantire che la strategia quinquennale in materia di migrazione e asilo» scrive Edf, «sia saldamente ancorata ai diritti fondamentali, tra cui la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (Crpd) e la Convenzione di Istanbul. La strategia deve adottare un approccio interiezionale e includere esplicitamente i diritti e le prospettive dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei migranti con disabilità, in linea con le recenti osservazioni conclusive del Comitato Crpd dell’Ue (par. 47(c), (d))». Sempre Edf, chiede che il tutto «dovrebbe essere coerente e complementare con le più ampie strategie dell’Ue per l’uguaglianza, comprese quelle in materia di genere, antirazzismo, disabilità e uguaglianza Lgbtiq».