Dati Inail: più infortuni, meno morti ma più malattie professionali rispetto l’anno scorso

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Secondo i dati pubblicati dall’Inail, nei primi otto mesi del 2021 si è registrato un aumento delle denunce di infortunio sul lavoro, un calo di quelle con esito mortale e un incremento delle malattie di origine professionale. Tutto questo confrontando i dati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tra i numeri si vede infatti come siano oltre 27 mila in più le denunce di infortunio presentate all’Istituto rispetto ai primi otto mesi del 2020. Tra questi si registra un aumento dei casi di infortuni in itinere (cioè quelli avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra casa e lavoro) così come anche quelli in occasione di lavoro.Risultano, invece, in calo le  denunce di infortunio con esito mortale ma con un aumento dei casi in itinere ed un calo per quelli in occasione di lavoro. Nel confrontare questi dati, però, è lo stesso Istituto ad invitare alla prudenza in quanto i dati raccolti mensilmente, più quelli complessivi, sono «provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia da Covid-19» evidenziando, inoltre, come «i decessi causati dal Covid-19 avvengono dopo che è intercorso un periodo di tempo più o meno lungo dalla data del contagio». Per quanto riguarda le denunce di patologie di origine professionale, infine, si segnala un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Pure in questo caso si può constatare come il 2020 sia stato fortemente condizionato dalla pandemia: gli arresti e le ripartenze delle attività produttive hanno ridotto l’esposizione al rischio di contrarre malattie professionali e lo stato di emergenza, le limitazioni alla circolazione stradale e gli accessi controllati alle strutture sanitarie hanno disincentivato e reso più difficoltosa la presentazione di eventuali denunce di malattia.

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