Anziani nella rete: come difendersi dalle fake news

Un progetto europeo Erasmus con sei Paesi europei coinvolti e coordinati da Ierfop. I paesi coinvolti sono Polonia, Italia, Spagna, Repubblica Ceca, Grecia e Francia. In Italia sono coinvolte Università della terza età, associazioni del sociale e Università di Cagliari. E così, migliaia di anziani europei potranno seguire un programma biennale con l’ obbiettivo di favorire un uso consapevole della rete. In pratica, si pone in primo piano la necessità di proteggerli dalle fake news e aiutarli a trovare in rete una corretta informazione. Dietro questo prezioso e ormai imprescindibile strumento di conoscenza e interazione sociale- spiega il presidente Ierfop Roberto Pili che coordina il progetto, . Da qui la necessità di adottare comportamenti prudenti per non cascare nelle trappole o in autentiche truffe, primo fra tutti quello di prestare attenzione a mail o messaggi equivoci”. Il gruppo di lavoro multidisciplinare sarà coordinato da Roberto Pili, coadiuvato dai vicepresidenti Teodoro Rodin e Cataldo Ibba, dal direttore della formazione Bachisio Zolo e dai membri del Cda Ninni Murru, Claudio Murtas, Aldo Secci e Mario Marinelli. Mai come in quest’ultimo anno l’utilizzo e la diffusione di notizie false così come anche le informazioni erronee sono state al centro dell’attenzione nella quotidianità, per le sue ripercussioni sulla vita, salute e scelte comportamentali – ribadisce Pili – e così dallo studio dovrà emergere quali siano le fasce d’età maggiormente influenzate>. Un impegno focalizzato sulla diffusione di una cultura della comunicazione puntando a riconoscere i messaggi in grado di promuovere la salute invitando a comportamentali salutari. La ricerca è volta a comprendere quanto gli anziani siano a maggior rischio di influenza da parte delle fake news o se, paradossalmente, il loro minor utilizzo dei social media, insieme con una maggiore predisposizione all’utilizzo del pensiero critico ed altri strumenti conoscitivi, li renda meno soggetti al loro effetto. I risultati saranno presentati tra due anni alla Comunità Europea.

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