Sul sito dell’Inps ora disponibile la procedura per richiedere la Carta europea della disabilità

Tra i soggetti legittimati a presentare domanda per entrane in possesso rientrano gli invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata superiore al 67 per cento; invalidi civili minorenni; cittadini con indennità di accompagnamento; ciechi civili e sordi civili. L’elenco completo è disponibile sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Per la compilazione è necessario che il cittadino sia in possesso di credenziali Spid di livello 2, carta di identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS)
.
Oltre ai dati anagrafici presenti, visualizzati automaticamente dopo l’accesso con identità digitale, si deve fornire una fotografia in formato tessera (formato europeo) e l’indirizzo di recapito della carta, se differente da quello di residenza noto all’Istituto.
Nel caso di minori con disabilità, la richiesta deve essere presentata da chi esercita la responsabilità genitoriale o da chi esercita la funzione di tutore o amministratore di sostegno utilizzando la delega dell’identità digitale in uso o le credenziali di identità digitale del minore.

È possibile presentare la domanda, inoltre, avvalendosi di associazioni che rappresentano le persone con disabilità abilitate dall’Inps all’uso del canale telematico
. Anche in questo caso l’accesso si effettua mediante l’identità digitale dell’operatore dell’associazione e prevede obbligatoriamente la dichiarazione di possedere la delega specifica firmata dal cittadino. Gli operatori delle associazioni non avranno però la possibilità di inserire un indirizzo di recapito della carta differente dalla residenza del richiedente.

Una volta verificato e accertato il possesso dei requisiti, sulla base dei dati pertinenti disponibili nei propri archivi, l’Inps affida la produzione della Carta all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che, tramite gestore esterno, provvede alla consegna della stessa al richiedente presso l’indirizzo indicato nella domanda
.

Bachisio Zolo

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