La truffa corre online e gli anziani diventano bersagli preferiti

Truffe online e telefoniche a danno di anziani in continuo aumento. A lanciare l’allarme è l’Anap Sardegna, l’Associazione dei Pensionati Artigiani di Confartigianato.

La crescita era già evidente durante la pandemia causa la poca dimestichezza con le nuove tecnologie da parte delle persone di terza età. Inoltre, molto spesso, gli anziani non denunciano i casi di truffa per il senso di vergogna provata. La modalità di truffa più frequente è lo spoofing: i truffatori, alterando l’identificativo telefonico, fingono di essere impiegati di banca, operatori di energia elettrica, acqua o gas, e così convincono gli anziani a fornire i propri dati sensibili. 

Diversi anche i casi in cui, fingendosi un tecnico e offrendo un supporto digitale a distanza, il truffatore porta la vittima a installare un malware, cioè un programma o un’applicazione capace di rubare informazioni importanti come i dati sensibili. In che modo? In pratica si possono dare senza volerlo canali di accesso ai propri conti bancari o postali. E non di rado, proprio i danni provocati dalle truffe e raggiri diventano economicamente rilevanti creando imbarazzi tra le vittime che così hanno più remore a denunciare quelle che sentono come proprie debolezze. Per questo motivo si suggerisce di prestare sempre molta attenzione e di contattare la propria banca o referente postale in caso di contatti sospetti riguardanti gli istituti di credito.

Emanuele Boi

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