Caro energia, l’intervento del Governo per mitigare le conseguenze economiche sulle aziende e sulle famiglie

Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto Energia dove sono contenute le «misure urgenti» per contrastare gli effetti del conflitto in Ucraina sull’economia del nostro Paese. Crisi energetica e rialzo dei prezzi del gas ne hanno giustificato l’introduzione. Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico si legge come vengono «mobilitate risorse provenienti dagli extraprofitti delle società energetiche destinandole, in particolare, al finanziamento di interventi a tutela delle imprese nazionali e delle famiglie». Vediamo le misure nel dettaglio.

Tra le misure accolte nel decreto ci sono interventi a sostegno delle imprese che vanno dalla rateizzazione delle bollette di energia e gas alle garanzie Sace per operazioni finanziarie relative a siti industriali strategici. Estesi invece i bonus per le famiglie più colpite dalla crisi del gas.

Sostegno alle famiglie

Tra le misure inserite nel decreto c’è l’ampliamento fino a 5,2 milioni della fascia di famiglie protette dal caro bollette. Dal 1 aprile al 31 dicembre 2022 il valore dell’Isee che consente l’accesso ai bonus sociali elettricità e gas è fissato a 12 mila euro.

Riduzione di 25 centesimi del prezzo dei carburanti

Introdotta la riduzine di 25 centesimi del prezzo dei carburanti attraverso il taglio delle accise sino a fine aprile. Il costo della misura viene finanziato dalla tassazione del 10 per cento degli extraprofitti delle società energetiche.

Buoni benzina per i dipendenti privati

Introdotti i buoni benzina fino a 200 euro esenti da tasse per il 2022. Verranno ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti. In pratica si tratta di una forma di welfare aziendale al pari dei buoni pasto, dell’autovettura a uso promiscuo e di altri benefit.

Aiuti alle imprese: bollette a rate e garanzie Sace

Introdotti i piani di rateizzazione per le imprese, con sedi in Italia, delle bollette di energia elettrica e gas di maggio e giugno fino a 24 rate mensili. La garanzia potrà essere rilasciata da Sace ( la Società per azioni del gruppo italiano a partecipazione pubblica Cassa Depositi e Prestiti specializzata nel settore assicurativo-finanziario) fino al 90 per cento degli importi dovuti ai fornitori. Introdotte poi garanzie da Sace (fino al 90 per cento dell’importo di finanziamento concesso, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia. Queste potranno essere date «a chi assiste imprese energivore che gestiscono stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale individuati su proposta del ministro dello sviluppo economico».

Imprese in crisi e partite Iva

Concessa infine alle aziende la possibilità di sfruttare fino al 31 dicembre 2022 eventuali altre settimane di cassa integrazione in deroga. Potranno farlo le imprese in situazioni di particolare difficoltà economica che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale. La misura si applica anche alle partite iva del settore turistico.

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Imprese agricole

Previsto anche un credito d’imposta per l’acquisto di carburante per agricoltura e pesca. Nel dettaglio, alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è riconosciuto un credito di imposta pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022. È prevista la cedibilità sul modello credito d’imposta nel settore energetico. Garantita poi la rinegoziazione dei mutui agrari e garanzia dell’ istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea). Per sostenere la continuità produttiva delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, «le esposizioni in essere concesse dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito potranno essere rinegoziate e ristrutturate per un periodo di rimborso fino a 25 anni».
Il governo ha deciso anche il rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. La dotazione del fondo, ai fini dell’erogazione dei contributi alle imprese, è incrementata di 35 milioni di euro per il 2022. Novità anche sul fronte dei fertilizzanti. «Al fine di ridurre l’uso di fertilizzanti chimici e di limitare i costi di produzione è ammessa la sostituzione dei fertilizzanti chimici di sintesi con il digestato equiparato, di cui vengono individuate le caratteristiche», si legge nel comunicato del Mise. .

Potenziato il Garante per la sorveglianza dei prezzi: sanzioni fino a 5 mila euro

È istituita presso il Mise un’apposita Unità di Missione a supporto del Garante per la sorveglianza dei prezzi per le attività istruttorie, di analisi, valutazione e di elaborazione dei dati. Il Garante potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo. Previste sanzioni, da un minimo di 500 euro ad un massimo di 5.000 euro per le imprese che non forniscano entro 10 giorni se richiesti dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo.

Bachisio Zolo

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