Il giovane ballerino cagliaritano Simone Corso protagonista in Tv a “Italia’s Got Talent”

Simone Corso, cagliaritano di 26 anni, ha portato la Sardegna sul podio di “Italia’s Got Talent”, il famoso programma televisivo dove quattro giudici vengono chiamati a valutare le esibizioni di concorrenti di tutte le età.

Pur essendo sordo dalla nascita, il ballerino cagliaritano, ha raggiunto la finale grazie al “golden buzzer”, il pulsante dorato di Lodovica Comello posizionato sul tavolo dei giudici e che garantisce, appunto, l’accesso diretto alla finale. Nell’occasione l’artista sardo ha eseguito un’emozionante coreografia di danza urbana aggiudicandosi il terzo posto.

Dopo aver scoperto la sua disabilità all’età di 4 anni, Simone Corso non si è lasciato scoraggiare e da 15 anni pratica la danza urbana e il teatro danza in una scuola del capoluogo isolano. Dell’inclusione ha fatto un obiettivo diventando operatore bilingue (italiano e Lis – Lingua dei Segni) in un’azienda dove vengono offerte soluzioni tecnologiche volte a migliorare la vita di persone sorde o con deficit uditivi. Adesso il sogno di Simone è quello di «aprire un centro ricreativo e d’arte inclusivo dove sentirsi tutti parte di un unico cosmo». Nessun dubbio per il giovane: «bisogna battersi per questi diritti, ognuno a modo proprio e dobbiamo incoraggiarci a vicenda per farlo con determinazione. Se tutti facessimo un piccolo passo verso la vera inclusione, le sfumature di ognuno di noi diventerebbero normalità».

Per riuscire nell’intento Simone chiede «gesti tanto piccoli quanto importanti come impegnarsi per far studiare la Lis e il braille a scuola o rendere accessibile una palestra, un ufficio e qualsiasi altro ambiente a chi ha altre forme di disabilità».

Di Simone non sono state apprezzate solo le qualità artistiche ma anche la sua storia e la sua determinazione. La stessa conduttrice del programma Lodovica Comello ha definito il ballerino «un concorrente molto speciale dimostrando come nella vita nulla è impossibile». Concetto ribadito poi da Elio delle Storie Tese che ha aggiunto: «la tua forza d’animo è commovente. Sei la prova di cosa sia l’inclusione».

Emanuele Boi

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