Nella notte degli Oscar trovano spazio anche le tematiche di disabilità e inclusione

L’attore Troy Kotsur, primo uomo sordo a vincere la statuetta dorata.

Nella 94esima edizione della Notte degli Oscar hanno trovato spazio anche le importanti questioni della disabilità e dell’inclusione. Il tutto grazie a “Coda – I segni del Cuore”.

Il film della regista Sian Header ha vinto la prestigiosa statuetta come migliore film dell’anno e quello per la migliore sceneggiatura non originale.

Ma a commuovere nell’emozionante notte hollywoodiana c’è anche l’applauso “silenzioso” (in lingua dei segni) durante la premiazione di Troy Kotsur (miglior attore non protagonista sempre in «Coda – I Segni del Cuore), primo uomo sordo a vincere un premio Oscar.

Nel discorso, tenuto in Lis (la Lingua dei Segni), Kotsur ha dedicato la vittoria alla comunità dei sordi, alla comunità Coda (acronimo di child of deaf adult, cioè persona udente figlia di una coppia con uno o entrambi i genitori sordi) e alla comunità dei disabili; senza dimenticare però il padre, anche lui sordo e rimasto paralizzato dopo un incidente d’auto.

La storia di «Coda – I Segni del Cuore» è una storia sulla disabilità, sulla famiglia, la passione e la lealtà: racconta le vicende di Ruby, unica persona udente nella sua famiglia, che prima di andare a scuola aiuta i genitori e il fratello a gestire l’attività di pesca. La ragazza, appassionata di canto, entra nel coro della scuola diretto dal maestro Bernardo Villalobos che, riconoscendole il talento, cerca di prepararla per l’audizione a una prestigiosa scuola. La giovane si troverà di fronte a un bivio: seguire i propri sogni o continuare ad aiutare la famiglia?

Dopo la Notte degli Oscar, con un nuovo trailer italiano, la Eagle Pictures (società di distribuzione e produzione cinematografica italiana) ha confermato che “Coda – I Segni del Cuore” uscirà nelle sale italiane a partire dal 31 marzo.

Emanuele Boi

Lascia un commento