13 aprile, Giornata internazionale del Bacio

Oggi si celebra la Giornata internazionale del bacio. Gesto e azione tra i più sacrificati ultimamente causa pandemia. A determinare la data del 13 aprile per la sua celebrazione è la perfomance realizzata da una coppia thailandese che si era esibita con uno dei baci più continuati: 46 ore, 24 minuti e 9 secondi. Non contenta, la stessa coppia ha poi concesso il bis riuscendo a restare a labbra incollate per 58 ore, 35 minuti e 58 secondi.

La data del 13 aprile non è riconosciuta in tutto il mondo e infatti in Gran Bretagna viene festeggiato il 6 luglio mentre negli Usa il 22 giugno. L’importante è farlo. Perché il bacio non è roba da poco.

Secondo alcuni studi, il bacio avrebbe un effetto narcotico 200 volte più intenso della morfina. Sarà. Inoltre produce una quantità tale di neurotrasmettitori da permettere di bruciare fino a 13 calorie al minuto. Pensateci, nel caso stiate propendendo per iniziare una dieta. Ancora: durante il bacio il corpo rilascia la serotonina, l’ormone della felicità, oltre a dopamina e ossitocina entrambe coinvolti nella gestione del dolore. Abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress che influisce negativamente sul giro vita.

Il bacio ha anche un effetto vasodilatatore che può contribuire a combattere dolori come il mal di testa e le contratture muscolari. E non sfuggirebbe neanche un positivo effetto sulle rughe. Perché? Perché baciare significa anche la sollecitazione di almeno 29 muscoli del viso garantendo così un effetto lifting naturale. E poi, il contatto con il prossimo attraverso un gesto intimo come il bacio dona un senso di pace e contribuisce al rafforzamento delle difese immunitarie grazie allo scambio di batteri con il partner.

Nel mondo non tutti però vedono il bacio allo stesso modo. I film con baci da sogno fanno parte di una cultura tipicamente occidentale (vedi Via col vento, per esempio). Nei film prodotti a Bollywood, in India è vietato girare scene in cui gli attori si scambiano baci. Perché? Perché baciarsi era considerata una pratica paragonabile al cannibalismo nella cultura cinese. E a Dubai e in Malesia ancora oggi è in vigore una legge che vieta effusioni “eccessive” in pubblico (come prendersi per mano), pena l’arresto. Figuriamoci un bacio.

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