Via libera dal Consiglio di Stato alla pillola dei cinque giorni dopo

Anche chi ha meno di 18 anni e vuole evitare una gravidanza indesiderata può acquistare, senza obbligo di prescrizione medica, Ella One la pillola dei cinque giorni dopo. Confermando la decisione del Tar del Lazio del maggio scorso è ora il Consiglio di Stato a ribadirlo rigettando il ricorso di alcune associazioni tra cui Medici cattolici italiani, Family day, Associazione pro vita e famiglia, Movimento per la vita italiano.

I giudici di Palazzo Spada hanno infatti respinto le motivazioni che avevano condotto le associazioni al ricorso: ossia il rapporto tra consenso informato e i farmaci aggiunta la differenza tra farmaco abortivo e farmaco contraccettivo. Così, per il Consiglio di Stato «il farmaco Ella One non deve essere confuso con il regime farmacologico usato per l’interruzione volontaria della gravidanza. Il meccanismo d’azione della pillola dei cinque giorni dopo è antiovulatorio e cioè agisce prima dell’impianto dell’embrione». Quindi, «nessuna violazione della normativa sull’interruzione volontaria di gravidanza è configurabile».

Il Consiglio di Stato ritiene quindi legittima la decisione di Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) di consentire l’acquisto della pillola a minorenni e senza ricetta «non ponendosi l’eliminazione della prescrizione medica in contrasto da un lato con il diritto del minore a una corretta informazione e dall’altra con il diritto dei genitori o di chi ne fa le veci a sostituirsi al minore». I farmaci da banco, continuano i giudici sono esclusi «dal novero dei trattamenti sanitari in senso stretto in quanto coinvolgono tutta una serie di questioni specifiche, tra cui quella del consenso e più in generale della relazione tra medico e paziente».

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