A luglio scatta il bonus 200 euro: a chi spetta e le regole per averlo

Bonus 200 euro ai lavoratori

Il bonus da 200 euro introdotto una tantum dal governo con il decreto Aiuti (approvato il 2 maggio dal Consiglio dei ministri) arriverà con la busta paga di luglio. È rivolto a lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati con redditi fino a 35 mila euro lordi ma è esteso anche a disoccupati, stagionali, colf e percettori di reddito di cittadinanza. Complessivamente, la misura interesserà oltre 30 milioni di persone.
Inizialmente la platea di destinatari era stata posta a 28 milioni di persone ma poi sono stati aggiunti pensionati, percettori di reddito di cittadinanza, disoccupati che nel mese di giugno avranno ricevuto l’assegno di disoccupazione o la Naspi, i lavoratori stagionali e i collaboratori domestici.
Per ogni categoria di riceventi sono state stabilite diverse modalità di distribuzione.

Una tantum

Intanto la misura è «una tantum». Questo significa che verrà erogata in un’unica soluzione in busta paga con gli stipendi del mese di luglio o dall’Inps (o altri enti incaricati) con le pensioni. Anche per gli autonomi e i professionisti la distribuzione avverrà nel mese di luglio.

Lavoratori dipendenti

Per i lavoratori dipendenti (sia del settore pubblico che privato) non c’è bisogno di inoltrare alcuna domanda: l’erogazione avviene in via automatica per chi ha un reddito annuo inferiore ai 35 mila euro. Ai datori di lavoro in sede di conguaglio a fine anno, il compito di verificare se i propri dipendenti che hanno ricevuto l’aiuto economico hanno effettivamente i requisiti necessari ed eventualmente recuperare l’importo, suddiviso in otto rate.

Pensionati e disoccupati

L’Inps (o l’ente di previdenza incaricato) avrà il compito di erogare i 200 euro con la mensilità di luglio ai titolari di pensione, ai “pre-pensionati” e ai disoccupati che a giugno avranno ricevuto l’assegno di disoccupazione.
Per calcolare il tetto dei 35 mila si procederà tenendo conto dei redditi di qualsiasi natura (compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva). Saranno comunque esclusi il reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze, i trattamenti di fine rapporto con le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata, l’assegno al nucleo familiare, gli assegni familiari e l’assegno unico universale.
L’indennità non può essere ceduta, sequestrata o pignorata e non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Chi percepisce il reddito di cittadinanza

Con le modifiche apportate al decreto, il bonus da 200 euro sarà erogato anche a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Secondo l’Osservatorio Inps, nel corso del 2021 i nuclei familiari che lo hanno ricevuto per almeno una mensilità sono stati oltre un milione (esattamente 1.763.257). L’erogazione non sarà, però, automatica: l’istituto provvederà a fare le necessarie verifiche per escludere chi già ottiene il bonus in quanto pensionato e le famiglie dove risulta che uno dei componenti (con reddito sotto i 35 mila euro) ha diritto al bonus come lavoratore dipendente.

Lavoratori autonomi

Con le modifiche al decreto aiuti, anche i lavoratori autonomi e i professionisti riceveranno il bonus allo scopo di sostenere il potere d’acquisto. Per poterlo erogare, è stato istituito un fondo apposito, i cui dettagli saranno definiti in un ulteriore decreto ministeriale che sarà emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto aiuti. Il pagamento è previsto anche in questo caso a luglio ma si aspetta il provvedimento per definirne le modalità.

Lavoratori domestici

Per quanto riguarda i lavoratori domestici alle dipendenze delle famiglie, l’erogazione del bonus da 200 euro non avverrà dalle famiglie stesse. Si prevede infatti possa avvenire con modalità simili a quelle adottate nel 2020 per la distribuzione del bonus per il Covid. Prevista la richiesta del Pin Inps, lo Spid, la Carta nazionale dei servizi (Cns) o la carta di identità elettronica (Cie).

Lascia un commento