“Fare con le mani”, il corso di ceramica per persone non vedenti o ipovedenti

Nella foto una corsista al lavoro

Per tutti, la possibilità di realizzare manufatti. È quanto si sta compiendo con il laboratorio di espressione artistica “Fare con le mani” promosso dall’ente di formazione Ierfop in collaborazione con l’Anpvi Onlus. Dieci corsisti non vedenti o ipovedenti che si cimentano con la creta per creare manufatti.

Obiettivi del corso

«Si tratta di laboratori sperimentali» spiega il presidente Ierfop Roberto Pili, «dove i disabili possono misurarsi in attività inesplorate, in contesti tradizionalmente loro preclusi con lo specifico intento di pensare e quindi consentirgli di agire fuori dagli schemi imprimendo così un’accelerazione alla diffusione di atteggiamenti concretamente inclusivi che poi sono l’obiettivo principale». E tanta è la passione e l’entusiasmo che si crea a modellare creta e qualsiasi altro materiale che prenda forma attraverso l’impiego delle mani.

I contenuti del corso

«I contenuti del corso sono perfettamente fruibili da disabili della vista» sottolinea il direttore della Formazione di Ierfop Bachisio Zolo, «e le modalità didattiche sono definite in base alla specificità dei destinatari prevedendo interventi di dettaglio in base alla composizione del gruppo classe». Tra i contenuti formativi del laboratorio “Fare con le mani”, vi sono alcuni cenni di storia dell’arte, cenni di storia della tecnica, i materiali per la manipolazione, sentire e fare con le mani.

Come si svolge il corso

Quaranta ore di corso di cui cinque di teoria. Il docente di “Fare con le mani” è Viviana Martha Fernandez affiancata da Paola Taula; i tutor sono Valeria Raspino e Maddalena Sio con addetta al monitoraggio Andreina Mulas. Coordinatrice Antonella Pala e direttore Bachisio Zolo. Il tutto attraverso lezioni frontali, esercitazioni individuali ed esercitazioni guidate.

Lascia un commento