Sanità, avanza riforma della ricerca: in porto la telemedicina

Il decreto del ministero della Salute getta le basi per far decollare finalmente la telemedicina e su cui il Pnrr investe 1 miliardo. Si tratta di uno dei sei obiettivi previsti dal Pnrr per la missione salute da raggiungere entro il 30 giugno.

Le linee guida

Dopo il via libera della Conferenza Stato-Regioni del 28 aprile, il 26 maggio è approdato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto con le linee guida sul «Modello digitale per l’attivazione dell’assistenza domiciliare». In esso sono contenute le procedure per attivare le prestazioni di telemedicina. In pratica si stabiliscono nel dettaglio compiti e ruoli delle varie figure sanitarie e delle strutture come le nuove Centrali operative territoriali che dovranno assicurare le cure a distanza per i pazienti.

Cosa stabilisce il decreto

Il decreto stabilisce infatti chi potrà prescrivere, attivare ed erogare le varie prestazioni di telemedicina: dalla televisita, la visita a distanza, al teleconsulto che coinvolge più operatori sanitari, dal telemonitoraggio che consente di controllare a distanza valori e parametri vitali del paziente fino al telecontrollo e alla teleriabilitazione. «Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle linee guida» spiega il ministro della Salute Roberto Speranza, «gettiamo le fondamenta per la realizzazione della telemedicina su tutto il territorio nazionale».

Via libera alla legge di riordino degli Irccs

Il 25 maggio è anche arrivato il via libera all’unanimità della legge di riordino degli Irccs (gli istituti di ricerca e cura a carattere scientifico) destinate a portare le innovazioni terapeutiche al letto dei pazienti. La riforma, un ddl delega, passa ora all’esame del Senato ed è uno dei target previsti dal Pnrr per la missione salute.

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