Il quotidiano regionale “L’Unione Sarda” dedica un articolo al corso di pesca per non vedenti organizzato a Capoterra da Ierfop Onlus

L’articolo in apertura di pagina sul quotidiano locale

Dopo aver raccontato il percorso affrontato dagli allievi trovano spazio le parole del docente Emiliano Tenerelli (campione nazionale di surf casting, cioè la modalità di pesca sportiva che si effettua dalla spiaggia). «Nonostante il meteo sfavorevole» spiega il docente, «tutti sono riusciti a pescare qualcosa». Nel computo del pescato (e poi ributtato a mare) sono finite due lecce, due orate, una mormora e due sparlotte. «Sono orgoglioso di quello che hanno imparato» conclude Tenerelli, «ma soprattutto di quello che hanno insegnato loro a me. Non mollavano mai e vederli insistere per riuscire ad applicare le lezioni mi ha davvero colpito. Mi sento arricchito».

Riconoscere il pescato

Il quotidiano regionale mette poi in evidenza anche la capacità di riconoscimento tattile del pescato maturata dagli allievi o la possibilità, per ciechi o ipovedenti, di intuire quale pesce abbia abboccato già dal modo di tirare la lenza.

Il presidente Ierfop Roberto Pili

Nell’articolo trova infine spazio la soddisfazione del presidente Ierfop Roberto Pili per cui «il laboratorio è stato un successo e la conferma la si vede quando si riesce a consentire alle persone non vedenti o ipovedenti di vivere esperienze e attività ritenute non possibili per loro come, per esempio, pescare».

Nella foto, da sinistra, il consigliere Claudio Murtas, il presidente Roberto Pili e il direttore Bachisio Zolo

Il direttore della Formazione Ierfop Bachisio Zolo

Affidate alle righe dell’articolo anche le parole di Bachisio Zolo, direttore della formazione Ierfop: «abbiamo messo in campo questo corso tra le attività per l’autonomia, l’integrazione e la formazione di ciechi e ipovedenti. Consente di affinare manualità e sicurezza anche per le attività quotidiane».

Emanuele Boi

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