A Platamona allievi con disabilità visiva a lezione di pesca sportiva

Nella foto, una fase di pesca sportiva sulla spiaggia di Platamona a Sassari

Ben due i laboratori a cielo aperto promossi dall’Istituto europeo ricerca formazione e orientamento professionale (Ierfop) di Cagliari presieduto da Roberto Pili tra teoria e pratica. Dopo l’arrampicata sui Tacchi dell’Ogliastra ora il corso di pesca rivolto agli allievi non vedenti o ipovedenti.

Apprendere le tecniche di pesca

Sotto lo sguardo attento del maestro e campione della nazionale di surf casting Emiliano Tenerelli accompagnato dal co-docente Simone Deidda, gli allievi hanno appreso le tecniche della disciplina di pesca dalla riva del mare. «È’ un’esperienza gratificante imparare la tecnica della pesca sportiva apparentemente impossibile per chi non può vedere dettagli fondamentali» racconta l’allieva Ierfop Sonia Guerriero, «ma poi si scopre che nulla è impossibile e grazie anche a veri professionisti abbiamo imparato a sentire e cogliere l’immensità del mare». Per gli istruttori si è trattato a loro volta di un’esperienza altrettanto ricca. «Gli allievi hanno appreso da noi quanto sia importante vivere ogni passione e così ci siamo nutriti a vicenda» come spiega il campione di surf casting Emiliano Tenerelli.

I risultati

E sono pure arrivati i risultati: una dietro l’altra hanno abboccato all’amo lecce e mormore. «Il primo pesce dopo soli tre minuti tra l’ entusiasmo generale» ricorda Sonia Guerriero. I pesci vengono poi rilasciati nel loro mare perché la pesca sportiva è anche rispetto per la natura. «Ci siamo allenati sotto la pioggia e sotto il sole, ci siamo divertiti ed emozionati ed è stata un’esperienza bellissima e divertente che sarei pronto a ripetere anche subito» commenta a sua volta Alberto Sciola, compagno di corso di Sonia.

Il presidente Roberto Pili

A fine serata vengono consegnate targhe e attestati. «La conferma del successo di questa iniziativa»- spiega il presidente Ierfop Roberto Pili, «la si vede quando si riesce a consentire alle persone non vedenti o ipovedenti di vivere esperienze e attività ritenute da sempre non possibili per loro come pescare, effettuare arrampicate, cucinare e tanto altro su cui stiamo riscuotendo invece un grande riscontro». «Si tratta di un corso che consente di affinare le manualità utili anche in altre attività» sottolinea il direttore didattico di Ierfop Bachisio Zolo, «senza dimenticare l’acquisizione di maggiore autonomia e sicurezza in tutte le altre attività quotidiane». Che sarebbe poi l’obiettivo principale delle attività targate Ierfop.

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