La calda estate dei condizionatori d’aria
In Sardegna nel mercato della refrigerazione si contano oltre 350mila impianti, 3mila professionisti e 7mila dipendenti. Portatili, fissi o centralizzati, economici o meno, da oltre un mese in Sardegna i condizionatori d’aria stanno girando alla loro massima potenza. Con l’esplosione anticipata del caldo, già da fine aprile, per i sardi è scattata la corsa alla manutenzione degli impianti e la caccia all’acquisto di condizionatori e chile. Ormai si tratta di una vera e propria “caccia al tesoro” considerato come gli ordini potranno esser soddisfatti, se va bene, tra i tre e i sei mesi.
La situazione
«Il mercato del condizionamento degli ambienti sta subendo un contraccolpo non indifferente e da molti mesi abbiamo grossi problemi di approvvigionamento dei macchinari, dei pezzi di ricambio e della componentistica» commenta Giuseppe Tatti, impiantista e dirigente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, «assistiamo a una situazione mai vista e determinata in gran parte dai bonus e dal superbonus così come dalla situazione internazionale». Ormai anche le più importanti case produttrici leader nella climatizzazione prevedono le consegne tra ottobre e il prossimo gennaio.
E tra quelli che devono chiudere i lavori incentivati dal superbonus, il panico incombe. E non è l’unico problema. «Quello vero», sottolinea Tatti, «è l’impennata a doppia cifra percentuale, quotidiana e senza controllo dei prezzi: ormai i preventivi valgono una manciata di ore e mettono in crisi noi che dobbiamo continuamente aggiornare i clienti riguardo l’incremento e gli acquirenti che, dopo aver sforato il budget, nella maggior parte dei casi, rinunciano». In Sardegna si contano oltre 350mila impianti di condizionamento presenti in abitazioni, negozi e attività produttive e sono circa 3mila i professionisti specializzati con più di 6mila addetti che “curano” i circuiti di refrigerazione e il loro corretto funzionamento.
I costi raggiunti oggi
Oggi per una macchina fissa interna ed esterna di buon livello e ad alte prestazioni (non parliamo dei modelli portatili) la spesa media si aggira intorno ai duemila euro. Poi si possono investire anche cifre più impegnative. Sulle costruzioni esistenti sono molto richiesti i modelli split tradizionali. Chi invece costruisce il nuovo o ristruttura può anche scegliere macchine più complesse.
I bonus fiscali
Confermato dalla legge di Bilancio 2022, il bonus condizionatori è una detrazione fiscale a cui può accedere chi acquista un nuovo impianto a minor impatto energetico. Per ottenerlo bisogna ricorrere ad altri bonus e a seconda della modalità anche l’importo del rimborso può variare fino a una copertura pari al 110 per cento della spesa sostenuta. Si stima che nelle case degli italiani siano installati circa 24 milioni di condizionatori, ovvero quasi un impianto ogni due persone.