Anche Roma è tra i Comuni dove le persone con legge 104 o con disabilità sono esentate dal pagare l’imposta di soggiorno

Cosa è l’imposta di soggiorno

L’imposta di soggiorno, introdotta nel 2010, viene richiesta ai viaggiatori per ogni notte di permanenza presso una struttura ricettiva (ad esempio hotel, b&b, villaggi turistici, etc).

Non è richiesta su tutto il territorio nazionale perché spetta ai Comuni stabilire se introdurre questa imposta e definirne l’ammontare.

Il viaggiatore, recandosi in un altro Comune, utilizza alcuni servizi tra cui trasporti pubblici e cura del verde cittadino e questo è il principio alla base del pagamento.

Importi ed esenzioni

L’importo dell’imposta può variare da 1 a 5 euro e viene richiesto dalla struttura in cui si pernotta al momento del pagamento. È poi la struttura che si occupa di versare al Comune quanto previsto per l’imposta.

Esenzioni

Ai Comuni spetta anche stabilire norme che regolano le esenzioni. Di norma le esenzioni sono riconosciute a bambini al di sotto dei 12 anni, congiunti di chi è ricoverato in strutture sanitarie, oppure appartenenti alle forze dell’ordine. Spesso l’esenzione è prevista anche per persone con disabilità (specificando il requisito della legge 104 o percentuale di invalidità totale) e in alcuni casi comprendono anche l’accompagnatore. Oltre alla città di Roma, ultima in ordine di tempo ad aver introdotto questa esenzione, ci sono Milano, Verona, Bologna, Bergamo, Firenze, Napoli, Venezia.

In ogni caso è sempre consigliabile visitare i siti istituzionali delle città, venendo quindi a conoscenza dell’esistenza di esenzioni nel Comune che si intende visitare.

Emanuele Boi

Lascia un commento