I chiarimenti dell’Inps sul Bonus di 200 euro per le persone disabili

L’indennità è erogata d’ufficio dall’Inps per i titolari di uno o più trattamenti pensionistici di pensione o assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti. A chi ha solo l’indennità di accompagnamento, il bonus è erogato dal datore di lavoro con accredito diretto e in presenza di requisiti.

I lavoratori con disabilità

I lavoratori con disabilità esclusivamente titolari di indennità di accompagnamento riceveranno l’indennità una tantum di 200 euro (prevista dal decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50) direttamente dal datore di lavoro e con accredito diretto (art. 31 del decreto-legge n. 50/2022). Tutto questo qualora ricorrano i presupposti previsti dalla legge. Così l’Inps chiarisce in una nota appena trasmessa.

Con la circolare n. 73 del 24 giugno 2022, l’istituto aveva precedentemente pubblicato le modalità di corresponsione dell’indennità una tantum pari a 200 euro. L’indennità è prevista in favore dei lavoratori dipendenti (del pubblico e del privato) titolari di uno o più rapporti di lavoro ai quali spetti, dal 1° gennaio 2022 fino al giorno precedente la pubblicazione della circolare, il diritto all’esonero contributivo dello 0,8 per cento.

La nuova circolare

Sulla scorta di quanto stabilito dall’articolo 32 del decreto legge, la circolare prevede come tale indennità sia erogata d’ufficio dall’Inps per i titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022.

La specifica Inps

L’Inps specifica ora come «in tale dettato normativo non si fa menzione dei soggetti disabili esclusivamente titolari di indennità di accompagnamento». Pertanto, specifica sempre l’Inps, «l’indennità una tantum di 200 euro è erogata dal proprio datore di lavoro che procede all’accredito diretto (art. 31 del decreto-legge n. 50/2022) qualora ricorrano i presupposti previsti dalla legge».

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